Il bakuchiol è un composto naturale estratto dalle semi e dalle foglie della pianta Psoralea corylifolia, conosciuta anche come "Babchi". Originario dell'India, questo ingrediente è stato utilizzato nella medicina tradizionale ayurvedica e cinese per secoli, ma solo di recente ha guadagnato notorietà nell'industria cosmetica occidentale.
A differenza di molti ingredienti naturali, il bakuchiol vanta una gamma di proprietà che lo rendono particolarmente efficace nella cura della pelle:
Grazie alle sue proprietà, il bakuchiol offre diversi benefici, tra cui:
È arrivato già il momento di pensare ai regali di Natale. Farli è bellissimo, a volte anche più che riceverli, ma che fatica riuscire sempre a realizzare qualcosa di carino, di azzeccato per la persona che abbiamo di fronte e soprattutto a rimanere nel budget che ci siamo prefissati.
Allora abbiamo pensato a questa furbissima guida ai regali di Natale, divisi per budget di spesa, perfetta per pianificare bene le vostre spese e mettere giù un dettagliato piano di battaglia in vista delle feste.
Entro i 20 euro
Sono i regali più difficili da fare ma anche i più numerosi: colleghe, parenti acquisite, insegnanti, clienti. Qui è fondamentale è una spesa contenuta per un pensiero di sicuro effetto.
Il kit Daily travel size è un regalo favoloso, specialmente in vista di un viaggio o da dedicare a chi è sempre in palestra.
Una spazzola nuova, come la spazzola B, è un pensiero perfetto per prendersi cura di sè. E poi diciamocelo: le spazzole non bastano mai.
Oltre alla spazzola, un'idea regalo molto intelligente è il turbante in microfibra, delicato sui capelli, aiuta a tamponarli senza stressarli.
E visto che parliamo di microfibra c'è l'immancabile panno struccante, per la detersione perfetta del viso.
Entro i 30 euro
Saliamo leggermente di budget per fare un regalo più completo. In questo caso vi consigliamo il Kit Viso: panno struccante e Lipogel per la perfetta routine di detersione. Qui in realtà state regalando molto più di un kit, regalate una pelle da sogno.
Entro i 40 euro
Questo è un target di spesa dedicato alle amiche strette, ai parenti, o a qualcuno che vogliamo ringraziare. Le idee regalo di certo non mancano per fare bella figura.
Una bella box completa delle nostre travel size è la dimensione perfetta per provare dei prodotti in grado di svoltare il destino delle chiome più difficili.
Non ci dimentichiamo di certo della categoria maschile, a cui è dedicata questa speciale gift size di Hair and Body Shampoo.
Il kit della linea Corpo contiene Body Wash e Body Lotion per una pelle eccezionalmente liscia e morbida. Dei veri propri best seller dell'idratazione.
Entro i 50 euro
Cosa regalare con un budget massimo di 50 euro? Sono regali speciali con cui abbiamo l'ambizione di fare un figurone, di essere ricordati come quelli che hanno fatto il regalo perfetto.
Naturalmente abbiamo una box travel size perfetta per ogni esigenza: dal capello più riccio, a quello trattato e persino il kit Solemar per chi queste vacanze natalizie le passerà al caldo baciata dal sole.
Travel Box Capelli Trattati
Travel Box Ricci non Trattati
Travel Box Ricci Trattati
Travel Box Solemar
Non dimentichiamo la nostra specialissima gift box per chi si lava frequentemente i capelli, con shampoo, balsamo e il turbante per un'asciugatura delicata.
Ma anche il favoloso Kit Piega per capelli corti, un set che comprende la spazzola rotonda da 32mm, il comodo turbante turbante, il pettine districante a denti larghi, e l’amatissima spazzola piatta “B by Balique”.
Eccoci nella fascia più alta dei nostri budget per i regali natalizi. E qui abbiamo proprio qualcosa di speciale, dedicato a chi ha i capelli biondi o bianchi e se ne vuole prendere cura per avere una chioma morbida e luminosa. Si tratta del famoso kit Curabiondo e Curabianco, che comprende shampoo e maschera. Ma il vero regalo sarà il risultato finale!
Per altre idee scopri la nostra guida ai regali di natale per tipologia di persona o visita la nostra sezione idee regalo.
Il Natale è dietro l'angolo. Cosa regalo a mia suocera? Cosa alla mia migliore amica? E alla collega che mi porta sempre quei biscotti deliziosi per bere il caffè insieme? Non è semplice fare il regalo giusto per tutti, specialmente se volete essere originali e regalare qualcosa di davvero utile al destinatario. Ecco una piccola guida furba ai regali per le persone che avete intorno, per donargli dei capelli morbidi e vellutati e una pelle da favola.
Tutti abbiamo un'amica così, che passa le sue giornate a correre tra una lezione di pilates e una di Zumba. Quell'amica che acquista più completi per allenarsi che scarpe da sera. Cosa regalarle per Natale? Il kit Daily è pensato proprio per chi ha una vita molto attiva e si lava frequentemente i capelli, anche in versione mini per adattarsi alla borsa della palestra.
Le suocere sono sempre un tasto molto delicato, dobbiamo mostrare il nostro affetto ma regalando qualcosa di utile. Quest'anno potete regalarle dei capelli favolosi con il kit Curabianco, maschera e shampoo per ritrovare un colore luminoso e uniforme.
Le ricce hanno capelli bellissimi ma davvero difficili da domare. Avere ricci morbidi e disciplinati non è affatto un gioco da ragazzi. Se avete capelli così o conoscete qualcuno con dei bellissimi boccoli curati, sapete a cosa mi riferisco. Balique ha un kit apposta per ottenere i ricci dei sogni, un trattamento completo che colpirà al cuore anche le più esigenti. Con una versione speciale per chi ha i capelli trattati
Serve un pensierino per il classico scambio di regali con le colleghe in ufficio? Qualcosa di piccolo ma con cui fare un figurone? Olio 49 è la risposta. Una vera e propria pozione magica da mettere su lunghezze e punte, per fare un impacco pre shampoo sui capelli secchi, ma anche per una pelle morbida e vellutata.
Lei che non andrebbe mai a letto senza aver passato in rassegna tutti i suoi prodotti preferiti. Lei che sa a memoria tutti i segreti di siero e doppia detersione. Cosa regalare a una persona così? Una nuova routine per rendere la sua pelle ancora più splendente: la box linea viso completa di Lipogel e panno di microfibra per la detersione, Fluido C, Cremasiero rigenerante e contorno occhi.
L'incubo delle mamme che hanno figli in età scolare è il momento dei regali alle maestre, temutissimo perché ci si arrovella sempre per cercare un regalo che sia carino ma allo stesso tempo utile. Le spazzole Balique sono un pensiero molto gradito: non strappano e non danneggiano i capelli e sono anche un bell'oggetto da tenere in bagno. Scegliete tra spazzola tonda per lo styling, spazzola B e pettine districante a denti larghi.
Passa intere ore in bagno a provare le nuove acconciature viste su TikTok, le piace abbinare i capelli ai suoi outfit e alle diverse occasioni. Un giorno si sveglia liscia e il giorno dopo ha onde perfette. La nostra fashionista ha proprio bisogno di The Ocean Effect per completare la sua collezione di prodotti per lo styling, per ottenere onde morbide e romantiche come al mare.
Oppure stupiscila con The body candle, la nostra crema candela idratante per il corpo.
Lasciamo i nostri prodotti nella doccia e non si capisce mai come facciano a finire così in fretta. Il sospetto che lo usino mariti e fidanzati è fondato, specialmente se quando escono dalla doccia profuma inconfondibilmente di Balique. Perché allora non regalargli l'Hair and Body Shampoo della linea uomo? Ideato per lavaggi frequenti e per le esigenze della cute maschile, è un prodotto leggero, profumatissimo, che non appesantisce.
I piedi non vanno curati soltanto con la bella stagione, e lei lo sa bene. La pedicure è sacra: almeno una volta ogni due settimane massaggio, smalto e cura dei piedi. Per farla felice non ci vuole nient'altro che il nostro Kit Piedi, un trattamento rigenerante incredibile per la pelle e i talloni.
Non riesce mai a stare ferma in un posto solo, ha sempre un viaggio programmato che la aspetta. A Natale non vede l'ora di inforcare le sue valigie e andare a dimenticarsi del freddo su una spiaggia sotto il sole. L'ideale per lei è trovare sotto l'albero il kit travel size della linea Solemar, Perfetta da portare anche nel bagaglio a mano, fantastica per proteggere e nutrire i capelli prima, durante e dopo l'esposizione solare.
Per altre idee scopri la nostra guida ai regali di natale per fascia di prezzo o visita la nostra sezione idee regalo.
I nostri alleati per eccellenza nella stagione più calda per vivere l’estate nel pieno rispetto della pelle sono i filtri solari, che ci proteggono dai raggi UVA e UVB. Protezione che, non solo protegge la pelle dalle scottature, ma anche da un invecchiamento precoce.
Per godere solo del bello del sole è perciò necessario proteggere la cute da eventuali danni e per fare questo i prodotti solari sono arricchiti da filtri che, a seconda della loro concentrazione, proteggono più o meno efficacemente la pelle. Come tutti sappiamo, più il numero con cui è identificata una protezione solare è alto, maggiore sarà la sua forza. Meno noto è che di filtri ne esistono di diverso tipo e che danno vita prodotti di diverso tipo.
Facciamo chiarezza su questi filtri per usarli nel migliore modo possibile e con la massima consapevolezza. Ne esistono di due tipologie:
Sia in Elixir Sun che in Sunlover troviamo una formulazione molto leggera, estremamente spalmabile e piacevole che, con l'aggiunta di ingredienti selezionati come il celligent (nel caso di Sunlover) e di ectoina e cellule staminali di echinacea (nel caso di Elixir Sun), diventano un vero e proprio trattamento anti-age e antismog.
Ci teniamo anche a ricordarvi che i filtri solari, seppur ottimi in estate o comunque al sole (anche in montagna in inverno), andrebbero abbandonati durante il resto dell’anno per non sovraccaricare la pelle con molecole che non servono per sostituirle con prodotti più adatti alla diversa stagione.
Buona estate felicemente abbronzata e protetta a tutte!
]]>
Per spiegarvi meglio dobbiamo fare un passo indietro partendo dalla struttura del capello, che si compone di midollo, corteccia e cuticola.
Le sfumature del capello sono determinate dalla melanina che è un insieme di pigmenti presenti nella corteccia e nel midollo. La melanina risiede all’interno dei melanosomi, che sono prodotti dai melanociti follicolari che si trovano nel follicolo pilifero vicino al bulbo.
In ogni bulbo sono presenti dai 75 ai 100 melanociti e a loro spetta il compito di colorare le cellule che diventeranno la corteccia del capello.
Le colorazioni naturali che assumono i nostri capelli si originano quindi da due tipi di pigmento melaninico: le Eumelanine e le Feomelanine.
Le eumelanine sono un gruppo di pigmenti che determinano il colore nero/bruno e marrone mentre le feomelanine determinano il colore rosso e biondo.
Anche se molto rara c’è una terza melanina, la Tricosiderina, che si trova maggiormente nelle popolazioni celtiche-irlandese, quelle che si contraddistinguono per capelli di colore rosso intenso e una pelle molto chiara.
È importante sapere che nei nostri capelli non è mai presente un solo tipo di melanina ma che il colore finale è dato dalle singole concentrazioni di eumelanina e feomelanina. Ecco perché ci sono capelli biondi che diventano gialli o capelli castani a cui escono i pigmenti rossi e altri no, è una questione di combinazioni.
Curabiondo nasce proprio con l’intento di neutralizzare il colore giallognolo a cui possono tendere certi biondi o il rosso che tende a spuntare da certi castani e lo fa utilizzando la teoria dei contrasti cromatici.
In questo articolo abbiamo raccolto tutti i consigli d’uso, i dubbi e le domande che in tante di voi ci hanno fatto in questi mesi in modo da creare un vero e proprio manuale del Curabiondo. Vediamo insieme come prendersi cura dei capelli biondi e utilizzare al meglio i prodotti Balique.
Cos’è il Curabiondo?
Cominciamo dalle basi: che cos’è il Curabiondo? Curabiondo è un trattamento composto da shampoo e maschera, dedicato alla cura e al mantenimento dei capelli biondi o decolorati, ma anche con meches, shatush, e addirittura per i capelli castani, sia naturali che trattati. L’utilizzo del Curabiondo regala lucentezza e morbidezza ai capelli eliminando i riflessi gialli e color rame. I pigmenti contenuti all’interno del prodotto neutralizzano la tonalità gialla e aumentano il tono freddo del tuo biondo restituendo nuance molto naturali. Curabiondo è composto da 2 prodotti: N°00 Shampoo Zerogiallo e N°02 Maschera Curabiondo.
Come si usa il kit Curabiondo
Come usare il trattamento per i capelli biondi? Il primo step è lo shampoo N°00. Mettilo sui capelli già bagnati e massaggialo bene sulla cute (senza diluirlo) e sulle lunghezze, poi sciacqua abbondantemente. Poi passa alla maschera N°02: applicala sulle lunghezze e lasciala in posa pettinando i capelli con un pettine a denti larghi. I tempi di posa variano a seconda della quantità di riflesso giallo da eliminare: se il giallo è poco sciacqua subito, se ne hai in abbondanza, lascia in posa dai 3 ai 5 minuti e procedi con lo styling. Attenzione a non lasciare la maschera in posa oltre i 5 minuti, mi raccomando.
I consigli della Ross:
Ogni quanto può essere utilizzato Curabiondo?
Curabiondo è un trattamento speciale che agisce sul colore dei capelli rendendolo più freddo e lucente. Puoi utilizzarlo ogni volta che senti il bisogno di eliminare l’eccesso di giallo ramato dal vostro colore. Una volta alla settimana, due volte al mese, ogni volta che hai bisogno di un ritocchino al tuo biondo. Puoi alternarlo alla linea Solemar durante i mesi estivi, e alla linea Hydrating e Daily durante il resto dell’anno, a seconda delle tue esigenze.
Quali prodotti posso abbinare per lo styling?
Una volta ultimato il trattamento aggiungi N°01 Elixir Oil sulle lunghezze e punte prima di asciugarli. Vedrai che saranno morbidissimi. Se preferisci una piega riccia o mossa, dopo Elixir Oil distribuisci anche N°31 Curls Amplifier.
Posso usare il Curabiondo anche per i capelli castani?
Certo! Se hai i capelli castani e vuoi ridurre il riflesso ramato riportando un tono più freddo, utilizza il Curabiondo, shampoo e maschera.
Il ciclo naturale dei capelli
Tutti noi perdiamo capelli ogni giorno, tra i 50 e i 100 al giorno. Si tratta di un ricambio cellulare assolutamente normale che segue il naturale ciclo vitale dei nostri capelli. Ma come funziona questo ciclo? Può essere schematizzato in nascita, crescita e caduta, e più in particolare le 3 fasi dello sviluppo dei capelli si dividono in anagen, catagen e telogen. Anagen è la fase di crescita, che nella donna dura tra i 3 e i 7 anni. È questa la fase in cui il capello si forma in tutta la sua struttura. La fase catagen invece dura 2-3 settimane, è il momento in cui si arrestano le funzioni vitali e il capello si prepara a cadere. L’ultima fase, telogen, ha una durata di 2-3 mesi ed è il momento in cui il capello è pronto a cadere. Basta una spazzolata leggera o un po’ di attrito contro il cuscino e il capello lascerà il posto a uno nuovo che ricomincerà così il ciclo. Visto che questa fase di riposo arriva ogni 3 mesi, questo è il motivo per cui notiamo una caduta più copiosa in coincidenza con il cambio di stagione.
La caduta stagionale, perché?
Al cambio di stagione abbiamo detto che la caduta può essere più importante, questo perché la tua chioma reagisce agli stimoli esterni e ai segnali della natura che ci circonda. Durante l’estate per esempio i capelli si indeboliscono a causa dell’esposizione al sole, salsedine e cloro della piscina. Tutti questi fattori tendono a sfibrare il capello che diventa debole e cade con più facilità. In primavera invece alcuni ormoni sensibili alla variazione della luce tendono a sincronizzare il ciclo vitale dei capelli, portando a una caduta importante, ma temporanea. Tagliare i capelli non li renderà più forti, al contrario di quello che si dice, piuttosto assumi un integratore che aiuti la tua chioma in questo processo di evoluzione naturale.
Capelli in salute con qualche piccolo segreto
Se però questa caduta copiosa dovesse prolungarsi oltre i 2 mesi, è il caso di indagare più a fondo. Ricordati che la tua chioma è lo specchio del tuo stato di salute e potrebbe essere un campanello di allarme di uno squilibrio ormonale, una carenza di vitamine e di nutrienti, o un’alimentazione sbagliata.
Per proteggere i capelli dal phon ed evitare di indebolirli, ricordatevi sempre di utilizzare un termoprotettore prima dell’asciugatura. Un altro nemico della salute dei nostri capelli è il fumo, che insieme all’alcol contribuisce a indebolire la tua chioma. L’alcol infatti danneggia i vasi sanguigni che nutrono il bulbo del capello, mentre il fumo impedisce l’assorbimento di sali minerali e vitamine essenziali per la cute.
]]>La scusa dell’età è una delle principali cause di auto-sabotaggio. Imparate ad assecondare la vostra indole e sarete più libere e felici.
Quante volte davanti a un vestito da indossare, un make up da provare, un taglio o una tinta da azzardare vi siete dette: “Non ho l’età!”.
Bene, da oggi in poi vi autorizziamo a pronunciare questa frase solo se state cantando la canzone di Gigliola Cinquetti di Sanremo 1964.
Dovete sapere che ‘la scusa dell’età’ è una delle principale cause di auto-sabotaggio delle proprie azioni.
Affermando di essere ormai ‘troppo vecchie’ per determinate scelte o esperienze, alimentiamo le nostre paure e influenziamo i nostri comportamenti.
Non è, ovviamente, solo colpa nostra. La società in qualche modo impone che a 20 anni si possano vivere certe esperienze che non sono più ‘consone’ a 40, 50, 60 anni.
Stesso discorso per i look, il colore dei capelli, i posti da frequentare.
Che poi, se ci fate caso, è come se ci si sentisse perennemente ‘indietro’ su tutto.
Se a 30 anni non hai un lavoro fisso, cominciano le critiche.
Se a 40 anni non hai ancora fatto figli, ecco che ti chiedono sempre perché.
Se a 50 anni non hai una famiglia solida, sei strana.
Insomma, è come se la società avesse stabilito delle ‘tappe obbligate’ da convenzioni che dovrebbero essere ormai superate.
Chi ha deciso cosa va bene o non va bene per noi? Chi ha deciso come dobbiamo vivere?
Il problema delle convenzioni è che spesso creano nelle persone dei blocchi e dei disagi incredibili: ci si sente sbagliate, sempre ‘in ritardo’ su tutto oppure, al contrario, non adeguate agli standard che lo status quo richiede perché si è ‘alternative’, ribelli, diverse.
Beh, il segreto del benessere e del vivere bene la propria età è proprio questo: non basatevi su ciò che c’è scritto sulla vostra carta d’identità, ma fate quello che sentite, vestitevi come volete, acconciate i capelli da gitane, da punk rocker, o rasatevi a zero, se ne avete voglia.
La libertà di espressione non ha età, così come il vostro spirito.
Balique parla di capelli, ma sapete quanto dicono di una persona i capelli?
Le signore over 50 (ma anche over 40!) di una volta erano tutte acconciate allo stesso modo, capello corto e gonfiato. Una pettinatura ‘rispettabile e discreta’.
Oggi, per fortuna, vediamo tanta personalità: la stupenda attrice Andy Mac Dowell che si presenta al Festival di Cannes con una bellissima chioma sale e pepe con una disinvoltura che tutte dovremmo avere o una Lucia Bosè che, fino all’ultimo, si tingeva i capelli di blu come la fata turchina.
Questa è la vera libertà: non dover rendere conto a nessuno delle proprie scelte, tantomeno estetiche. L’importante è saper prendersi cura di sé, assecondando i propri desideri.
Poi, per la cura delle vostre chiome – anche pazze, di qualsiasi colore siano – ci siamo noi! 😉
]]>Una’ doppietta’ che vi darà tante soddisfazioni: se avete voglia di passare un weekend ricco di stimoli, cose da vedere (e da mangiare!), il Lago d’Iseo vi aspetta!
Siete alla ricerca di un posticino per il weekend che offra trekking e passeggiate, piaceri enogastronomici ed esperienze particolari da vivere?
Provate questa doppietta ‘lacustre’: Monte Isola e Iseo. Ci siete mai state?
Partiamo da Monte Isola o Mont’Isola, come la chiama la gente del luogo. Fa parte dei ‘borghi più belli d’Italia’ ed è un’isoletta raggiungibile con il traghetto, che potete prendere da varie località del lago qui trovate tutte le info.
Dato che non si può circolare in auto, tutti noleggiano delle biciclette, sperimentando i vari itinerari (ottima ragione per fare un po’ di sport, che dite?).
A Monte Isola non vi annoierete, perché c’è tantissimo da vedere e da fare. Poi, quando avrete fatto il pieno, potrete spostarvi a Iseo, un altro posto che vale la pena visitare e che rientra nella famosa zona vitivinicola della Franciacorta.
Pronte a segnarvi tutto? Via!
Visto che è estate e la strada è lunga, non dimenticate il cappellino per proteggere la testa dal sole e… l’idratazione dei capelli con la nostra linea Solemar, ci siamo capite? 😊
Dove dormire
Castello Oldofredi: un palazzo storico in pieno stile Rinascimentale tra ulivi secolari che domina il paese di Peschiera Maraglio, all’epoca antico borgo di pescatori. Con una breve passeggiata per le strette viuzze si giunge alla terrazza soleggiata del residence, da cui si gode una vista impareggiabile (prima di tuffarsi nella piscina panoramica!).
B&B VillArzilla: adoriamo questo nome! Si tratta di un b&b
ricavato da una casa dei primi del Novecento, ristrutturata con materiali naturali biocompatibili ed ecosostenibili. Un posticino davvero curato con ottime colazioni preparate esclusivamente con prodotti biologici. Le camere sono solo due: Bellezza e Armonia. Suonano bene, vero?
Come una volta: questo è un progetto veramente interessante, creato da Romina Rinaldi che, dopo aver viaggiato in tutto il mondo, ha deciso
di dar vita a un’attività di cooperazione allo sviluppo con un’Ong di Brescia. Romina ha deciso di ristrutturare la vecchia casa dei nonni e aprire una foresteria lombarda/B&B con 4 camere per un massimo di 8/10 persone. Si organizzano anche piccoli workshop: camminate fotografiche per Monte Isola, yoga, meditazione, massaggi, uso di oli essenziali, escursioni e degustazioni presso aziende agricole locali e molto altro.
Hotel Araba Fenice un posto molto chic con una meravigliosa piscina panoramica che dà sul lago. E’ una residenza storica che visse il suo massimo splendore negli anni ‘20/’30. Si vocifera che nel Salone dell’Hotel fosse avvenuto un incontro segreto tra Mussolini e Winston Churchill…
Dove mangiare
Trattoria Glisenti: pesce di lago e cucina naturale sono i must del posto, così come la freschezza dei prodotti e le modalità di coltivazione e allevamento per portare in tavola piatti a Km zero. La splendida sala interna ha accesso diretto alla terrazza vista lago, un vero angolo di paradiso!
Osteria il Volto: aperta dagli anni ’80, diventa da subito il punto di ritrovo della gente del paese che si ferma per bere un buon calice di vino o fare l’aperitivo. I vini si servono soprattutto al bicchiere e si scelgono dalla lista scritta sulla lavagna. Ci sono i vini della Franciacorta, ma anche i grandi dell’enologia nazionale e anche qualche vino straniero. Si mangiano i piatti tradizionali della cucina bresciana e di lago come i filetti di pesce persico, lo stinco al forno con polenta e i tanto rinomati casoncelli alla bresciana (i ‘casonsei’, se volete imparare il dialetto!).
Cosa fare
Trekking alla Madonna della Ceriola: La Madonna della Ceriola è raggiungibile a piedi ed è un punto panoramico magnifico da cui potete vedere tutto il lago d’Iseo. Ci sono due percorsi, uno per esperti (Peschiera Maraglio – Olzano – Masse – Cure – Santuario della Madonna della Ceriola) e uno più semplice (Peschiera Maraglio – Cure – Santuario della Madonna della Ceriola). I percorsi attraversano boschi di castagno e uliveti e alcune strade sono vecchie mulattiere. Una meraviglia della natura!
Percorrere le Torbiere del Sebino: sono delle torbiere storiche con due itinerari consigliati. C’è un parco naturale bellissimo con tanti animali da avvistare e dove fare una sosta per prendere il sole (non dimenticate di proteggere i vostri capelli con Solemar!)
Godersi il Festival Onde Musicali sul Lago d’Iseo:
fino all’11 settembre, oltre 60 concerti in 17 Comuni. Non avrete che l’imbarazzo della scelta: musica classica, lirica, sinfonica, cameristica, antica, crossover e jazz. Per tornare ad ascoltare musica dal vivo!
Cose buone da comprare
Ribola Olio Extravergine d’Oliva: a Monte Isola ci sono tanti uliveti e, nel 2019, l’olio Ribola ha ottenuto le tre foglie nella guida degli Oli d’Italia del Gambero Rosso. Tra quelli che ci piacciono di più ci sono il Nepos, con sentori di erbe aromatiche, fiori di campo e lattuga e l’Avus, con sentori di erbe fresche falciate e note di erbe officinali con un ricordo di menta e basilico.
Salumificio Monte Isola: se siete appassionati di salumi, questo è il posto che fa per voi. Il Salame di Monte Isola è in assoluto il fiore all’occhiello del Salumificio: il segreto sta nella sua lavorazione e nella selezione delle migliori carni.
Pescheria Montisola: è da quattro generazioni che la famiglia Soardi si occupa di pesca in acqua dolce. Il fulcro dell’attività è proprio a Monte Isola, dove ha sede il laboratorio per la lavorazione del pesce. Tre anni fa la famiglia si è impegnata in prima persona per far sì che la sardina essiccata del Lago d’Iseo diventasse uno dei presidi slow food. Da provare! 😊
]]>D’estate ci concentriamo tutti sulla protezione della pelle – ormai per fortuna s’è capito che è importante! – ma spesso si finisce per trascurare i capelli (e noi vi insegniamo a prendervene cura, state pronte perché sta per uscire la linea SOLEMAR!) ma anche un’altra parte importantissima del nostro corpo: gli occhi.
Quante di voi ci pensano? Vediamo di saperne di più!
Una premessa: secondo gli studi di Zeiss, la storica azienda leader nel settore dell’optoelettronica, l’intensità dei raggi UV anche con il cielo coperto si aggira intorno al 70%. Lo immaginavate?
Ecco perché Zeiss fa continue campagne di sensibilizzazione sui rischi legati a una protezione inadeguata degli occhi e dell’area perioculare dai raggi UV.
Avete mai pensato a quali possono essere i rischi? Qualche dato:
L’OMS afferma che il 20% delle patologie legate alla cataratta sono causate o peggiorate dalle radiazioni UV
Nel 90% dei casi l’invecchiamento precoce visibile dell’occhio è causato dai raggi UV
Le radiazioni UV possono anche far insorgere congiuntiviti e fotocheratiti
Poi, ci sono effetti meno gravi ma molto comuni come arrossamenti, ipersensibilità, secchezza o lacrimazione… E sono anche i primi sintomi del fatto che non state proteggendo adeguatamente i vostri occhi. Se questi stati si cronicizzano, si possono sviluppare delle malattie oculari molto serie.
Per non parlare del contorno occhi, che invecchia precocemente!
Indossare gli occhiali da sole, quindi, non è solo una scelta estetica, diventa un’esigenza per la salute dei vostri occhi.
Gli occhiali, poi, non sono tutti uguali, vanno scelti con estrema cura: le lenti devono essere in grado di assorbire l’intero spettro UV che è dannoso. Sono un po’ come la vostra crema solare per la pelle!
E’ importante non abbassare mai la guardia, informarsi sulla qualità delle lenti, consultare gli ottici per spiegare loro le vostre abitudini e trovare insieme comportamenti virtuosi per il benessere dei vostri occhi.
Un altro aiuto vi arriva dai cappelli: accessori alla moda ma anche un’ottima protezione, se hanno la visiera, perché fanno da filtro.
Infine, d’estate tenete sempre a portata di mano delle lacrime artificiali: le goccine negli occhi vi aiutano a rinfrescarli e reidratarli, scongiurando spiacevoli irritazioni.
]]>E’ uscito il 18 maggio un nuovo libro che, in realtà, è più una guida pratica e illuminante.
Si intitola ‘La cosa bella di avere una brutta giornata’, un’affermazione a dir poco curiosa, che spiegheremo con le parole della sua autrice, la psichiatra e psicoterapeuta Anabel Gonzalez, esperta nel campo dei disturbi dissociativi e della gestione delle emozioni.
Lo scopo è darci dei consigli su come orientarci durante i momenti no, anche quando sembrano essere tanti e non passare mai.
Chi tra voi non li ha mai avuti? Vediamo un po’ se vi riconoscete in queste situazioni.
Ci sono giorni in cui basta un contrattempo, un piccolo incidente domestico, una discussione con il partner, un litigio con il capo, e subito perdiamo il controllo della situazione.
Come reagiamo? O sbottiamo perché non riusciamo a placare la rabbia, oppure ci ammutoliamo, reprimendo le emozioni fino a sentirci male.
Senza mezze misure, insomma.
E così una giornataccia diventa un periodaccio, e quelle emozioni che più ci spaventano come la paura, l’ansia, la rabbia, la vergogna, la frustrazione, il senso di inadeguatezza piantano le radici dentro di noi e prendono il controllo dei nostri comportamenti, come se fossimo dei burattini.
La verità è che anche le giornate più dure possono essere affrontate se impariamo a gestire le nostre emozioni.
Anabel Gonzalez nel suo libro spiega bene come il timone del nostro sistema emotivo sia nelle nostre mani.
Non dobbiamo soffocare le emozioni negative, né tentare a tutti i costi di fare buon viso a cattiva sorte, fingendo che vada tutto bene. Soffocare le emozioni ha un prezzo.
Accettare di provare quei sentimenti, e lasciarli abitare dentro di noi per tutto il tempo necessario, ci permette di imparare a regolare la nostra emotività.
Solo facendo un’accurata “manutenzione” delle nostre emozioni negative, infatti, potremo lasciar spazio a quelle positive e viverle pienamente.
E solo accettando di affrontare una brutta giornata saremo in grado di trasformare un momentaccio in un’opportunità, e un problema nel cambiamento che stavamo aspettando.
Quindi, ricapitolando: quando avete un momento no, prendete in mano questo libro e ridimensionate la situazione seguendo i consigli dell’esperta. Poi, per rilassarvi, una bella maschera ai capelli Balique in posa mentre leggete e passa tutto! 😊
Dedicare un momento di coccola a se stesse è davvero terapeutico per calmare i nervi e rilassarvi fino a vedere gli eventi sotto un’altra prospettiva.
]]>Sapete che la ritenzione idrica è un inestetismo che colpisce ben l’80-90% delle donne, anche quelle non in sovrappeso?
Proprio per questo motivo si tratta di un problema molto sentito, che porta la maggior parte delle donne che ne sono affette a ricercare in maniera spasmodica qualunque tipo di prodotti e trattamenti per combatterlo.
Anche in questo caso, la risposta la troviamo in uno stile di vita sano. Infatti, per affrontare questo problema, occorre lavorare su più fronti: stile di vita attivo, movimento e cibi depurativi sono la base essenziale da cui partire.
Una delle cause principali di ritenzione idrica è l’eccesso di sale, basti pensare che il consumo annuale consigliato è di 1 kg a testa, mentre noi italiani ne ingeriamo mediamente 10 kg! Per regolarvi, considerate che, secondo le linea guida, la dose massima giornaliera da non superare è di 5 gr, pari ad un cucchiaino da caffè.
Ecco che risulta fondamentale ridurne l’introito anche sotto forma di alimenti conservati, come salse, dado da brodo, cibi in scatola come tonno & affini, il pesce affumicato e i salumi (prosciutto crudo e bresaola compresi, da molti considerati alimenti innocui). Attenzione, poi, a non esagerare anche con il sale per l’acqua della pasta.
Esistono poi alimenti che, al contrario, sono in grado di prevenire e contrastare la ritenzione idrica.
Tra questi, cinque sono considerati molto efficaci per la loro azione drenante senza un alto apporto calorico. Sono asparagi, cetrioli, finocchi, pomodori e zucchine; ottime anche tutte le verdure amare, come carciofi, cardi e radicchi, che eliminano non solo i liquidi in eccesso, ma anche le tossine dall’organismo.
Come frutta, consiglio soprattutto ananas e limone, occhio però, perché l’azione drenante e anticellulite è data dalla bromelina, un enzima contenuto soprattutto nel gambo dell’ananas, quindi non scartatelo!
Il limone, invece, favorisce una produzione più frequente di urina, eliminando cosi liquidi e impurità. Unica controindicazione, se soffrite di gastrite: in quel caso è meglio evitarlo.
Capitolo a parte il consumo di acqua: se 1,5- 2 litri al giorno sono il fabbisogno giornaliero, per eliminare i liquidi in eccesso bisogna arrivare a berne di più, soprattutto in estate.
Sceglietene una a basso contenuto di sodio e residuo fisso controllato (massimo 500 mg/litro), perché più questo valore è alto, più sali minerali ci sono, sodio compreso.
Non dimenticate l’attività fisica, perché l’alimentazione da sola non è in grado di sconfiggere ritenzione idrica e cellulite; non serve strafare, dell’attività in acqua o una semplice camminata di mezz’ora, andranno benissimo, l’importante è essere costanti!
Alcune abitudini poco salutari contribuiscono ad aggravare la situazione, come fumo, eccessivo consumo di alcolici, sovrappeso, abuso caffè, abiti troppo stretti, tacchi troppo alti portati a lungo.
Esistono poi degli integratori che contengono sostanze naturali come il tarassaco, la centella, la betulla, in grado di aiutare l’eliminazione dei liquidi in eccesso, ma, come per tutti gli integratori, vanno assunti sotto consiglio del proprio medico, evitando il fai da te.
]]>Cosa porteremo tra i capelli in questa primavera-estate 2021 oltre a dei fiori freschi raccolti finalmente nei prati?
Abbiamo curiosato tra riviste di moda, sfilate e post Instagram delle fashion guru per scoprire quali sono gli accessori più gettonati per tenere in ordine o acconciare i capelli.
Prima, grande sorpresa: la rivincita del mollettone!
Sì, avete capito bene: avete presente quel maxi accessorio a forma di farfalla con la molla in plastica o altri materiali che faceva furore negli anni’90 e che usiamo tutt’ora, ma solo per stare in casa quando non ci vede nessuno?
Ecco, ora potete uscire tutte allo scoperto! Oltre a essere comodissimo, il suo utilizzo è stato definitivamente sdoganato: da ‘molletta’ per fare le pulizie, farsi la tinta o per tenere i capelli a posto quando abbiamo qualche lavoro da fare, si è trasformato nella ‘Cenerentola’ dei capelli.
Come viene sfoggiato? E’ molto semplice: si pinzano i capelli a mezza coda per tenerli ben fermi dietro la nuca e il gioco è fatto! C’è chi lo sceglie nei toni classici del marrone (si chiama tortoise) e chi, invece, punta su tinte più colorate per dare un tocco spiritoso alla propria acconciatura.
Per un finish perfetto, vi basta poi dare dare due spruzzate di Spray Anti-Humidity di Balique così i capelli resteranno lucidi e profumati per tutto il giorno!
Un altro trend molto amato e perfetto per i capelli medio-lunghi è quello degli scrunches, quei maxi elastici ferma coda in tessuto molto eighties che ora vengono riproposti in tantissime fantasie diverse. Quelli più richiesti? In velluto o in seta, ideali per dare un tocco vintage al proprio look.
Anche i cerchietti sono molto in voga. Alcuni sono a fascia per un ritorno agli anni ’70, altri, invece, sono super bombati in stile ‘cortigiana rinascimentale’. Poi ci sono le varianti con gioielli, perle, a stampa animalier o in denim. Insomma, non si ha paura di osare!
Infine, i fermagli-gioiello tornati in auge già dall’anno scorso: sono piccole decorazioni che creano dei punti luce nei capelli, rendendo le acconciature eleganti e glamour.
Tendenze a parte – alcune possono piacere e altre meno, ma vi suggeriamo di sperimentare un po’! – cosa ci sembra davvero interessante?
Il fatto che si abbia tanta voglia di giocare con se stesse, si abbia voglia di vita, colore, ironia… Forse è una conseguenza della pandemia, che ci ha tenuti tutti ‘segregati’ in casa per troppo tempo.
Giocare con i nostri capelli ci fa quasi tornare bambine spensierate, no? In fondo, il gioco non ha età!
E… W i mollettoni, sempre!
Uno dei borghi più belli d’Italia si trova sul cucuzzolo di una valle in provincia di Viterbo. Una cittadella unica e ben custodita, da visitare almeno una volta nella vita, prima che non ci sia più!
Insieme a Orvieto, che riserva tante sorprese.
Pronte per partire per un luogo incredibile che un giorno potrebbe non esistere più?
Lo #Yesweekend stavolta vi porta in un piccolo comune nella provincia di Viterbo che viene chiamato ‘la città che muore’, perché sorge su uno sperone tufaceo la cui erosione sfida il tempo da anni. Insomma, in futuro potrebbe scomparire!
All’arrivo, preparatevi a spalancare gli occhi: lo spettacolo che vi si presenta davanti è davvero mozzafiato!
Pensate che, ogni anno, la gente da tutto il mondo fa la fila per ammirare la bellezza di questo piccolo gioiello e tanti italiani non ci sono mai stati!
Nel corso dei secoli, diversi crolli hanno fatto letteralmente sprofondare tutto ciò che sorgeva intorno a Civita, che si erge fragile e isolata al centro della Valle dei Calanchi.
Si entra dall’unica strada principale da Porta Santa Maria attraversando il ponte (l’auto va lasciata a valle nel parcheggio e c’è una bella scarpinata in salita da fare, ma ne vale la pena!).
Visto che è estate e la strada è lunga, non dimenticate il cappellino per proteggere la testa dal sole e… l’idratazione dei capelli con la nostra linea Solemar, ci siamo capite? 😊
Dopo aver oltrepassato un antico portone in legno, vi troverete catapultate in un borgo medievale incantevole dove il tempo sembra essersi fermato.
Dove dormire
Una premessa: dormire a Civita di Bagnoregio non è così semplice, ci sono pochissimi posti. L’ideale è alloggiare nella vicina Orvieto che è bellissima e merita sicuramente una visita (poi vi diamo qualche chicca).
L’incanto di Civita: su airbnb potete prenotare a Civita, nel cuore del borgo, un’autentica casa in stile viterbese. E’ davvero bella e ha una terrazza a uso esclusivo degli ospiti.
Libera Mente B&B a Civita: all’interno di un palazzo storico, è molto carino e ha una particolarità per appassionati. Infatti, le stanze si chiamano con i nomi di grandi attori: Al Pacino, Steve McQueen, Paul Newman…
Casa Teatro a Orvieto: un appartamento in un palazzo meraviglioso nel cuore della città, con soffitti e pareti affrescate, la sala della musica e la sala col camino. Un vero gioiello in una posizione eccellente: si trova, infatti, a soli 400 metri dal Duomo di Orvieto.
Hotel La Badia a Orvieto: un albergo storico ricavato da un’abbazia benedettina del 1.100. Le camere sono arredate con mobili d’epoca, per un soggiorno fuori dal tempo. Il ristorante è il regno dei piatti della tradizione umbra secolare come pane condito ai tanti profumi di noci, rosmarino e olive, salumi, formaggi con miele, tagliolini al tartufo zuppe e arrosti di ogni tipo.
Dove mangiare
La cantina di Arianna a Civita: proprio nel cuore del borgo, c’è questo ristorante tipico con ottimo rapporto qualità-prezzo in cui si mangia divinamente. I piatti da provare? Le fettuccine al ragú di chianina con il tartufo e il filetto di maiale caramellato al miele con il vino rosso. Anche i dolci meritano!
Alma Civita: una cucina tradizionale e stagionale che presta particolare attenzione al mix di gusto e profumi. Da assaggiare gli umbrichelli (pasta con acqua e farina), le fettuccine fatte in casa, le zuppe di stagione, le bruschette, i legumi, la carne alla brace e i dolci, superlativi!
Osteria del Grillo a Orvieto: il giusto equilibrio tra i sapori di una volta e una creatività moderna, per piatti umbri realizzati con ingredienti freschissimi (la pasta fatta in casa è da urlo, segnatevi le tagliatelle ai porcini!)
Cosa fare
La visita a Civita di Bagnoregio: il tempo ideale da dedicare al borgo per vederlo per bene è tra le due e le quattro ore. La piazza è sicuramente uno dei punti più belli, con la Chiesa si San Donato da visitare anche all’interno.
Una segnalazione super: se andate dal 25 luglio al 7 agosto vi troverete nel mezzo del Tuscia Jazz Festival, un evento molto suggestivo che ospita i migliori nomi del jazz internazionale.
P.S.: Se amate i gatti, è il vostro posto del cuore, nei giardinetti ce ne sono tanti e sono tutti coccolosi.
Una sosta a Orvieto: in realtà, più che una sosta, vi consigliamo proprio almeno due giorni, perché a Orvieto c’è tanto da fare e da vedere.
Il centro è molto suggestivo, con tanti negozietti (i merletti sono un must da comprare).
Da non perdere, poi, il Duomo di Orvieto, un vero e proprio capolavoro dello stile gotico italiano.
Altra chicca se non soffrite di claustrofobia: i sotterranei, che formano una vera e propria città fatta di cunicoli, condotti, cisterne, pozzi…
Un’altra esperienza particolare è la caccia al tartufo con i cani prenotabile su airbnb, così come il percorso in bicicletta da Orvieto a Civita attraverso colline e campagne con degustazione finale di prodotti locali.
Cosa portare a casa? Visitate il Laboratorio dell’Orvietan, lo storico liquore digestivo prodotto con ben 25 erbe tra cui mirra, assenzio e rabarbaro. Anche il Re Sole era un consumatore abituale ;). E’ d’obbligo fare la scorta di amaro!
]]>E’ uno degli ingredienti più citati (e amati) nelle creme, quelle fatte bene.
Ma quante di voi sanno davvero cos’è il Burro di Karité e come si ottiene?
Oggi vogliamo spiegarvi da dove arriva questo prezioso attivo che ha tantissime proprietà.
Il Burro di Karité è un prodotto tradizionale dell’Africa subsahariana. Fin dai tempi antichi, è uno dei più noti segreti di bellezza delle donne africane: l’utilizzo più conosciuto è sicuramente quello del burro come ingrediente profondamente idratante e lenitivo per la pelle, ma dovete sapere che viene usato anche, ad esempio, per proteggere i capelli dal clima africano e per cucinare.
Non si tratta, quindi, di un semplice prodotto cosmetico ma di una vera e propria ricchezza per le comunità africane. Molto spesso, poi, viene lavorato direttamente dalle donne coinvolte in cooperative ecosolidali, per cui diventa anche un mezzo di emancipazione, di sostentamento e di sviluppo sociale per garantire migliori condizioni di vita alle popolazioni locali.
Come si ottiene il burro?
Tutto parte dai frutti di una pianta legnosa ad alto fusto nota anche come Albero della Giovinezza proprio per le straordinarie proprietà rigeneranti, visto che cresce in un ambiente molto arido, nella savana subsahariana.
Dai noccioli, che vengono raccolti da giugno a settembre, si rimuove il guscio e si estrae con un metodo naturale il burro purissimo che poi viene lavorato in più step fino a diventare pronto per essere utilizzato nei cosmetici.
Una curiosità: se state cominciando a imparare i nomi dell’INCI dei cosmetici (l’INCI è la nomenclatura internazionale degli ingredienti, quella parte dove vengono indicati uno a uno in ordine decrescente di concentrazione), il suo nome è Butyrospermum Parkii Butter, così sapete riconoscerlo!
Quali sono le proprietà?
Il Burro di Karité nutre profondamente la pelle e ne migliora la tonicità. Ha anche grandi proprietà emollienti, lenitive e cicatrizzanti. E’ ricchissimo di vitamina A ed E ed è utile anche per combattere dermatiti ed eczemi. Tra l’altro, a dispetto del nome, una volta spalmato sulla cute, il burro viene assorbito rapidamente senza lasciare quella spiacevole sensazione di unto.
E’ perfetto anche per le pelli molto secche e per alleviare i rossori dovuti all’esposizione al sole.
Le donne africane lo utilizzano anche per i capelli quando sono secchi, crespi e sfibrati.
Non è un caso che la squadra di Balique abbia scelto questo ingrediente prezioso per la nuova crema corpo, proprio perché ha voluto creare un prodotto molto nutriente, protettivo e tonificante davvero portentoso.
Curiose di provare la nostra novità?
Molte di voi lo facevano già da prima, altre l’hanno scoperto proprio durante il lockdown.
Di cosa stiamo parlando? Dell’orto!
Orto inteso come grande o piccolo appezzamento di terra da coltivare, ma anche come minuscolo angolo di balcone o terrazzo in cui vi siete date alla cura di piantine aromatiche o altri frutti della natura.
Parliamo dell’orto vero e proprio. Sapete cosa si semina a maggio? Questo è il periodo di angurie, meloni, barbabietole, bietole da coste, cardi, carote, cetrioli, fagioli e fagiolini, insalate (lattuga, lattughini, indivia, rucola, scarola), pomodori, melanzane, peperoni e peperoncini, zucca e zucchini eccetera. O anche, appunto, piantine aromatiche, se avete un balcone.
Coltivare un orto porta moltissimi benefici: il primo è sicuramente quello alimentare, perché mangerete cibi sani che sono letteralmente a chilometro zero.
Inoltre, si fa attività fisica: lavorare la terra vi mette in movimento, vi fa stare all’aria aperta e vi fa anche prendere un po’ di sole, il che significa una buona iniezione di vitamina D.
Infine, ritrovare il contatto con la natura fa bene allo spirito: dedicarsi all’orto è un modo per staccare con il mondo e lo stress quotidiano e d entrare in una specie di ‘stato di grazia’ dove contano solo il ‘qui e ora’.
Siete voi e le vostre piantine, voi e la natura. E, dal vostro impegno, nasceranno dei frutti.
Mettere le mani nella terra, stupirsi della vita che cresce, del profumo degli aromi… Sono tutte attività che aiutano a scaricare le tensioni diminuendo ansia e irritabilità.
Non solo. Coltivare la terra vi insegna ad avere pazienza. Sì, perché i cicli delle piante trasmettono il senso del tempo e delle stagioni. Bisogna imparare ad aspettare il momento giusto per raccogliere i frutti del proprio impegno e del proprio lavoro.
Dà tanta soddisfazione!
Sapete poi che esiste anche una vera e propria ‘ortoterapia’? E’ stato dimostrato che l’impegno di una persona in attività di giardinaggio (garden therapy), orticultura, cura delle piante con l’assistenza di un terapista esperto, permette di ottenere ottimi risultati. Per questo i progetti di giardini terapeutici sono molto utili per i pazienti che devono piantare, annaffiare, potare e mettersi in gioco per far crescere qualcosa di buono.
Come attrezzarsi per le vostre giornate all’aperto? Vestiti comodi e larghi, crema solare con SPF (fattore di protezione solare) dal 30 in su e cappello o foulard per proteggere testa e capelli dal sole. A proposito di capelli: dopo una giornata di lavoro necessitano di un bel lavaggio e di un’idratazione profonda con Shampoo e Maschera Balique. Perché, ormai lo sapete, anche i… bulbi dei vostri capelli vanno tenuti con cura! 😊
]]>Chi ha i capelli grassi spesso vive la situazione con un certo imbarazzo: unti alla vista e, qualche volta, anche maleodoranti, si ‘appiccicano’ alla cute e perdono la piega con molta facilità. La cosa peggiore è che sembrano subito ‘sporchi’ e magari li abbiamo lavati il giorno prima o, addirittura, lo stesso giorno!
Il problema non è solo estetico: la produzione eccessiva di sebo toglie vitalità e salute alla vostra chioma e la cute è più soggetta a infiammazioni, irritazioni e a una sensazione di fastidioso prurito.
Quali sono le cause?
La prima, per cui vi consigliamo una visita dallo specialista, può essere di natura ormonale/genetica. Problemi come forti squilibri, dermatiti seborroiche & affini che vanno analizzati nel dettaglio per valutare la situazione nel suo complesso.
Esistono, tuttavia, tantissime cause che vengono definite ‘secondarie’ come una scorretta alimentazione, lo stress, i fattori ambientali e anche una serie di cattive abitudini come quella di… prendersi cura dei capelli con prodotti troppo aggressivi!
Sì, amiche, avete capito bene: a volte sono proprio le hair routine sbagliate a peggiorare la salute dei nostri capelli.
Facciamo chiarezza. Prima cosa importante da sapere: il sebo non è un nostro ‘nemico’, è una sostanza preziosissima che viene prodotta dalla cute per fare da barriera contro gli agenti esterni e lubrificare e impermeabilizzare i nostri capelli.
In condizioni di ‘balance’, ovvero di equilibrio, il sebo è quindi la nostra protezione naturale.
Quando, però, ne produciamo troppo, finisce per accumularsi su cute e capelli, con tutte le conseguenze di cui abbiamo parlato.
Volete sapere qual è l’errore più comune di chi soffre di cute grassa? Lavare i capelli con prodotti troppo aggressivi! Tante persone ancora pensano che il sebo vada completamente eliminato e si fanno lavaggi su lavaggi, insistendo con troppi prodotti e finendo con il creare quello che viene definito ‘effetto rebound’, ovvero di rimbalzo. Cosa significa? Che si produce ancora più sebo perché la cute si sente ‘attaccata’!
Il primo, fondamentale consiglio che vogliamo darvi è questo: l’obiettivo non è eliminare il sebo, ma riequilibrarne la produzione. Cosa bisogna fare? Effettuare una detersione frequente ma delicata, con uno shampoo che lavi e deterga bene, ma non aggressivo.
Lo Shampoo di Balique, ad esempio, è molto concentrato e ne basta pochissimo. Fa poca schiuma proprio perché non è diluito ed è adatto a lavaggi frequenti ma senza intaccare la salute del capello.
In questo modo, riuscirete a eliminare il grasso e le impurità, ma allo stesso tempo a regolarizzare la secrezione di sebo senza rimuoverlo troppo e irritare la pelle.
Oltre alla cura dei capelli, dovete però lavorare anche su altri fronti:
Il cuore del relax e del divertimento per single, coppie e anche famiglie. MiMa, così come la chiamano i local, è il posto giusto per un weekend con tutti i comfort (possibilmente mettendo da parte la dieta per qualche giorno!). Anche le gite nei dintorni offrono tante belle sorprese.
“Romagna mia, Romagna in fiore, tu sei la stella, tu sei l’amore…”. Quante volte abbiamo cantato e ballato sulle note della famosissima canzone di Raoul Casadei?
In fondo, è proprio così: quando arrivi in Romagna, ti senti subito a casa e questa terra così accogliente dove regnano sorrisi e buonumore ti prende il cuore.
Dalle colline fino al mare, il paesaggio è incredibilmente ricco di posti da visitare.
Stavolta ci soffermiamo in una località balneare facendo qualche incursione nelle aree vicine (che regalano chicche da non perdere).
L’idea è quella di suggerirvi uno #Yesweekend di relax e meritato svago, ma senza rinunciare al piacere della scoperta.
Ci troviamo a Milano Marittima, meta super gettonata non solo dai giovani o dai single incalliti, ma anche dalle coppie e dalle famiglie, perché molto comoda e ben servita in tutto. Le spiagge sono attrezzatissime e curate, ideali per non alzare un dito e godersi la vacanza (ogni tanto ci vuole, eh!) e ci sono anche tanti family hotel che offrono molte facilities.
Il mare da qualche hanno ha ottenuto la Bandiera Blu e, anche se i fondali sono scuri, è bello e pulito.
E poi – rullo di tamburi – non dimentichiamoci del cibo: qui si mangia benissimo, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Quali sono i piatti ‘must’? Piadine a parte (di cui vi parliamo dopo!), ci sono i passatelli alle vongole (lo sapete che in Romagna le vongole le chiamano ‘poveracce’?), i calamari (che in Romagna chiamano fischioni), i gratinati della Riviera e il dolce tipico, la ciambella romagnola inzuppata nel vino.
A un passo da MiMa ci sono anche Cervia e Ravenna che meritano una gita fuori porta, fidatevi!
La destinazione perfetta per uno dei vostri #YESWEEKEND ovviamente in compagnia delle Mini Box di Balique! <3
Dove dormire
Brasil Superior a MiMa : la Famiglia Batani accoglie gli ospiti con passione da più di 30 anni. L’hotel si trova in una posizione unica e tranquilla, direttamente sul mare e a soli 5 minuti a piedi dal centro. Le camere sono con vista mare e si possono portare gli amici a quattro zampe.
Club Family Hotel Milano Marittima: il posto ideale se avete bambini a seguito. Gli hotel sono due e si affacciano sul mare, con piscine, animazione, spettacoli h24 e tantissime attività per i piccoli ospiti.
Albergo Cappello a Ravenna: se preferite stare nei paraggi ‘cittadini’, l’Albergo Cappello è ricavato in un meraviglioso edificio rinascimentale di Ravenna. Le antiche sale decorate, gli affreschi e l’atmosfera rendono questo posto unico nel suo genere. Ci sono anche un ottimo ristorante e un’enoteca super fornita.
Dove mangiare
I Piadinari: non potete dire di essere state in Romagna se non vi fate preparare una mega piadina ‘on the road’ dai mitici piadinari che impastano nelle loro casette a righe bianche e rosse e bianche e azzurre. Con squacquerone, stracchino, mozzarella e affettati, ma anche alla nutella e qualsiasi altro gusto vi venga in mente. Una tappa imprescindibile! Noi votiamo per la Piadina del Canalino, ma siamo curiosi di sapere quale preferite voi, ci sono tante scuole di pensiero 😊
Spadafino Sea Restaurant: un grande classico dove si mangia sempre molto bene, proprio nel centro di MiMa. La pasta col ragout di pesce è uno dei piatti più amati!
Loco Squad: un’osteria fortissima nella cucina di pesce (ma non solo) curata nei dettagli e con piatti davvero buoni. A noi piacciono i crostacei al vapore marinati con tropea, pomodorini e verdure di stagione.
Osteria del Gran Fritto (Bartolini): non ha bisogno di tante spiegazioni, il regno dei fritti di tutti i tipi. Ogni tanto, senza esagerare
Zi’Teresa: è uno dei ristoranti più storici di Milano Marittima, piatti tradizionali e ospitalità tipica del posto dal lontano 1947. Ottime le cruditè e lo spaghetto nero cacio, pepe e tonno.
Antica trattoria al Gallo 1909 a Ravenna: un gioiello liberty, un ristorante in un palazzo con ampie sale, vetrate, statue e arredi dal sapore dannunziano. La cucina propone piatti della tradizione e segue le stagioni: la pasta fatta in casa, il pesce azzurro dell’Adriatico, il tartufo e l’asparagina selvatica di Pineta, la selvaggina e i funghi delle colline Romagnole. Il giardino interno è una meraviglia!
Cosa fare
Godersi la spiaggia: a Milano Marittima, come vi abbiamo detto, le spiagge sono molto attrezzate. Per chi non ha figli, consigliamo la Royal Beach dove si mangia anche molto bene, oppure Attilio Beach super cool – lettini dotati di cuscino ergonomico e ombrelloni con ‘ovetto’ di sicurezza – e con un ottimo Fish Bar.
Ancora, c’è Cala Zingaro, uno stabilimento balneare particolare: si trova in un’inconsueta posizione lontana dal centro, ed è stato creato con un’armonia di materiali, colori e suoni essenziali, ideali per abbandonare lo stress. C’è anche un rilassante orto/giardino. Per le famiglie, infine, c’è Peperittima Beach con animazione, ludoteca e biblioteca.
Una gita alle antiche Saline di Cervia: c’è la Salina Camillone che ha mantenuto la sua natura ‘artigianale’ e la produzione di sale avviene come un tempo, con attrezzi in legno e procedure della tradizione. Le visite guidate sono interessantissime: isalinari spiegano come lavorano, ma raccontano anche un sacco di aneddoti e storie sul sale cervese, un sale ‘dolce’ e saporito. E… se amate i fenicotteri, sappiate che in alcuni orari ne vedrete molti riposare tra le saline!
P.s: già che ci siete, assaggiate le cozze di Cervia che sono molto particolari, così come il cioccolato al sale dolce, una bontà!
I mosaici di Ravenna + bonus: Ravenna è famosa in tutto il mondo per i suoi mosaici. Se passate di lì, visitate il Mausoleo di Galla Placida, l’imperatrice romana. Il bonus? Sapete che la tomba di Dante Alighieri si trova a Ravenna? Esiliato dalla città natale, morì proprio qui. E’ un sepolcro in stile neoclassico che si trova nella basilica di San Francesco, nel centro di Ravenna.
La casa delle farfalle di Cervia: si trova nella pineta ed è un posto magico. In un’immensa serra, ogni giorno volano centinaia di farfalle colorate tropicali. Nei 500 mq vengono ricreati sia il clima che l’ambiente delle foreste pluviali: vedrete farfalle ovunque, posate sui fiori o sulle grandi foglie di ficus e banani.
Una giornata a Mirabiliandia: divertimento assicurato per grandi e piccini! Volete non fare un salto a Mirabilandia, il parco giochi più famoso della Romagna? Impossibile. In Romagna ci si deve lasciar andare!
La conoscete la storia di Michelle Obama?
Ricapitoliamo i fatti universalmente noti:
C’è però un libro, ‘Becoming. La mia storia’ (Garzanti) – ora anche su Netflix – che racconta la sua vita, attraverso gli occhi di una bambina, poi ragazza e poi donna normale che si è trovata catapultata in un mondo che mai si sarebbe immaginata.
Eh, già, perché forse non tutte sapete che Michelle è di umili origini. Tutto il suo mondo era racchiuso nel South Side di Chicago, dove lei e la sua famiglia vivevano in quattro in un piccolo appartamento di due stanze.
Michelle era una bambina con grandi sogni, ma pochi mezzi. La sua tenacia e la sua intelligenza le hanno permesso di arrivare a studiare a Princeton, dove ha imparato per la prima volta cosa si prova a essere l’unica donna nera in un’aula.
Prima di incontrate Obama, si era già realizzata, anzi, era più ‘in alto’ di lui. Infatti era una potente avvocatessa d’affari in un rinomatissimo studio quando, un bel giorno, si è presentato al suo cospetto uno studente di giurisprudenza di nome Barack che le ha scombussolato tutti i piani. Da lì, un grandissimo amore e due splendide bambine.
Quello che ci piace molto della storia di questa donna tanto speciale è la schiettezza con cui racconta i problemi quotidiani, le paure, le difficoltà dello stare accanto a un uomo che l’ha sempre amata tantissimo, ma che sentiva scorrere nelle vene una forte vocazione alla politica.
Michelle e Barack hanno fatto tantissimi sacrifici. Sono stati spesso lontani, hanno dovuto rinunciare alla privacy, alle serate fuori, ai momenti di intimità. Lei ha rinunciato, in parte, alla sua carriera. Ma si è reinventata mettendo le sue conoscenze a servizio di tanti ideali per cui lottare con azioni concrete.
Sapete qual è stato il primo pensiero di Michelle quando Obama è stato eletto presidente? E’ andato subito alle loro due bambine, che avrebbero dovuto cambiare scuola ed essere costantemente sotto scorta, rinunciando a un’infanzia normale.
Con grazia, ironia e una sincerità spiazzante, Michelle svela tutto il dietro le quinte di quelli che sono stati gli anni alla Casa Bianca in cui lei ha conosciuto meglio il suo Paese, e il suo Paese ha conosciuto meglio lei.
Michelle ha contribuito a rendere la Casa Bianca più accogliente e inclusiva, diventando un’energica attivista per i diritti delle donne e impegnandosi in campagne per rendere più sano e attivo lo stile di vita americano.
Quella della sana alimentazione nella scuole in un Paese dove l’obesità è un problema che si manifesta fin dall’infanzia è sempre stata una delle battaglie più combattute da Michelle. Il suo obiettivo è sempre stato quello di creare abitudini sane e aiutare anche le famiglie più bisognose a imparare a cucinare a casa con ingredienti semplici ma freschi, eliminando il junk food.
Pensate che ha creato un immenso orto all’interno della Casa Bianca proprio per i bambini. Se cercate su internet, trovate tante foto di lei china a lavorare la terra coi piccoli scolaretti e a raccoglierne i frutti.
La forza di Michelle? La resilienza, l’estrema capacità di adattamento senza mai perdere la propria personalità, l’intelligenza, la tenacia, la determinazione nel portare avanti i suoi progetti.
E anche la spontaneità.
Lo dimostra il racconto del primo incontro con la Regina Elisabetta: lei non ne sapeva niente di etichette, era agitatissima e i giornali avevano subito pubblicato il suo outfit non adeguato all’occasione.
Non solo: successe che lei passò un braccio intorno alla vita della regina, violando uno dei comandamenti dell’etichetta reale per cui nessuno può toccare la regina. Sapete com’è andata?
La regina aveva detto a Michelle che era molto alta. Michelle aveva risposto che le sue scarpe aggiungevano qualche centimetro. Al che Elisabetta fece un gesto di frustrazione verso le sue stesse scarpe e si sfogò: ‘Questa scarpe sono scomode, no? Ho i piedi doloranti’ e rise.
Fu in quel momento che Michelle fece quel che viene istintivo quando ci si sente solidali con una persona: si dimenticò della corona, dei diamanti… erano solo due donne stanche afflitte da scarpe scomode. E la abbracciò. (nota: alla regina il gesto non dispiacque, tanto che le pose la mano sulla schiena).
C’è un estratto della prefazione di Becoming che dice molto di questa donna e vogliamo lasciarvelo per ispirarvi:
“Mio padre, Fraser, mi ha insegnato a lavorare sodo, ridere spesso e mantenere la parola data. Mia madre, Marian, mi ha mostrato come pensare con la mia testa e far sentire la mia voce. Insieme, nel piccolo appartamento nel South Side di Chicago, mi hanno aiutata a riconoscere il valore della nostra storia, della mia storia, all’interno di quella, più grande, del nostro Paese. Anche se non è bella o perfetta. Anche se è più dura di quanto vorresti che fosse. La tua storia è quello che hai, quello che avrai sempre. Non dimenticarla mai”.
Nel raccontare con onestà e coraggio la sua storia, Michelle Obama ci lancia una sfida: chi siamo davvero e chi vogliamo diventare?
Official White House Photo by Chuck Kennedy – P021213CK-0027
]]>La chiamano così perché nei secoli è stata residenza esclusiva di personaggi illustri, dal Churchill a Carlo d’Inghilterra. Oggi è un luogo immerso nella natura dove passare un weekend da favola.
Il nostro tour del Lago di Garda oggi aggiunge una nuova tappa da non perdere e che non tutti conoscono: Punta San Vigilio, un piccolo gioiello incastonato tra lago e monti che fa parte del Comune di Garda, in provincia di Verona ma che, anche se ci potete andare… non è un luogo pubblico!
Infatti, questa piccola, splendida penisola sul golfo appartiene ai Conti Guarienti di Brenzone i quali, tuttavia, da anni per nostra fortuna la rendono accessibile.
Sì perché l’atmosfera è davvero unica: immaginate un piccolo e romantico paradiso dove trovate una villa, una chiesetta, una locanda famosissima, un porticciolo suggestivo e una spiaggia splendida, la Baia delle Sirene.
Punta San Vigilio viene chiamata ‘la Portofino del Lago di Garda’ proprio per la sua esclusività. In passato era frequentata da personaggi illustri, da Winston Churchill a Vivien Leight, la protagonista di ‘Via col Vento’, fino a Carlo d’Inghilterra che, ancora oggi, ogni tanto si ritira nella bellezza di questo spettacolare angolo di pace.
Come raggiungere Punta San Vigilio? Avete diverse opzioni: ci potete arrivare con una bella passeggiata lungolago di circa 3 Km, ma si può raggiungere anche in bici o in auto.
La vera pacchia? Arrivarci in barca dal lago (si può partire, ad esempio, da Sirmione, ma fatelo la mattina presto per evitare troppo caos).
Infine, nei dintorni ci sono dei bei posticini dove fare tappa, come Garda e Bardolino.
La destinazione perfetta per uno dei vostri #YESWEEKEND ovviamente in compagnia delle Mini Box di Balique che, udite udite, da oggi sono in vendita sul sito! <3
Dove dormire
La Locanda di San Vigilio: se volete fermarvi proprio sulla penisola, c’è un posto davvero storico, un’antica locanda dalla quale potete ammirare il paesaggio e splendidi tramonti. Ci sono 14 camere vista lago e un bellissimo parco di limoni e ulivi. Non mancano la piscina e un wine bar ben fornito.
Boutique Hotel & Restaurant La Vittoria a Garda: Garda è vicinissima a Punta San Vigilio e potete approfittarne per dormire lì. Questo boutique hotel dall’allure un po’ retrò è ottimo perché si trova in una posizione super strategica, proprio sul lungolago, dove potrete anche fare colazione, pranzare e cenare cullati dall’atmosfera lacustre.
Dove mangiare
La Locanda di San Vigilio: a Punta San Vigilio c’è un unico ristorante, quello della locanda di cui vi abbiamo parlato, dove lo Chef propone piatti della tradizione preparati con ingredienti freschissimi e che seguono menù stagionali. Ricette semplici ma raffinate (noi vi consigliamo il pesce!).
La Locanda Perbellini Ai Beati a Garda: la cucina di Giancarlo Perbellini è da non perdere (ha altri ristoranti, magari l’avete già provato?). Il menù recupera le ricette regionali della tradizione italiana, ripensate però in chiave contemporanea. Cosa ci piace? Tutto! Ma se dovessimo scegliere… Beh, i rigatoni cacio e pepe, astice e lime e poi il cremoso al cioccolato croccante, caramello salato e roccia all’arancio… Sono divini! Vi basta?
Osteria Ago & Rita a Torri del Benaco: il posto ideale per una serata divertente e spensierata. Un colorato ristorante ‘da battaglia’ famosissimo dove regnano lo gnocco fritto, le tigelle e i salumi accompagnati da birra & affini. Si affaccia sul lago ed è perfetto per una cena senza pretese! Ah: si può ballare, scatenatevi!
Cosa vedere e cosa fare
Villa Guarienti: a Punta San Vigilio sorge questa Villa del’500 di proprietà della famiglia che possiede il luogo, a cui si accede attraverso una passeggiata lungo un viale di cipressi. Molto bello il giardino all’italiana!
Il porticciolo di Punta San Vigilio: un luogo magico e d’atmosfera per un aperitivo guardando il sole che tramonta nel lago. Cosa bere? Lugana, ovviamente!
La Baia delle Sirene di Punta San Vigilio: una splendida location a cui si accede pagando un ticket giornaliero per immergersi in un contesto naturale incredibile. SI tratta di una spiaggetta incastonata tra ulivi e cipressi, dove potrete fare il bagno nelle acque cristalline e ammirare, nello stesso tempo, la vista sulle montagne. C’è anche un parco giochi per i bambini.
Nei dintorni
Il Parco San Vigilio: con piscina e accesso al lago, affaccia sulla costa, tra il golfo di Garda e la penisola di Punta San Vigilio. Potrete rilassarvi all’ombra dei 35 cipressi secolari e 500 olivi che circondano una mega piscina ovale di 200 mq. L’ingresso? 25 euro per tutta la giornata!
Bardolino: è una cittadina molto caratteristica, con tanti scorci medievali, casette colorate, fuori e piazzette che pullulano di barettini e tavolini all’aperto. Le case del centro storico erano state costruite dai pescatori di un tempo a lisca di pesce, una dietro l’altra a partire dalla prima che sorge sulla spiaggia. Da non perdere anche una visita al Castello di Bardolino.
Nota per gli sportivi: Bardolino è famosa anche per la possibilità di fare tutti gli sport acquatici, dalla vela al windsurf fino al canottaggio.
Il Santuario della Madonna della Corona: forse l’avrete visto nelle storie di qualche tempo fa della Ross, che ha voluto visitarlo. Non è lontano, bisogna arrivare a Ferrara di Monte Baldo, in provincia di Verona, per la precisione nella località di Spiazzi. Vi diciamo subito che c’è della salita da fare e il cammino, che ripercorre quello dei pellegrini, è un po’ faticoso ma ne vale davvero la pena. Si tratta di un Santuario incastonato nella roccia dei monti che lo circondano, a 774 metri sul mare, a strapiombo sulla valle. Un luogo spirituale che toglie il fiato (in tutti i sensi, ma scommettiamo che vi piacerà, è speciale!).
]]>Vi ricordate quando, da piccole, la mamma vi accarezzava la testa e vi pettinava i capelli?
Un rituale che racchiude un legame profondissimo che, sicuramente, accomuna molte di voi.
Un privilegio, quello di farsi pettinare dalla mamma.
Chiudete gli occhi: quanto vi piacerebbe che lo facesse proprio ora, per farvi avvolgere dal suo immenso amore?
Molte di voi forse una mamma non ce l’hanno più, altre hanno la fortuna di averla vicino a sé, altre ancora sono diventate mamme a loro volta… Un ciclo di vita che continua in una specie di miracolo.
Domenica è la Festa di tutte le Mamme e, prima di tutto, abbiamo pensato di celebrarle con una poesia che ci piace molto. Si chiama ‘La madre’ e l’ha scritta Edmondo De Amicis.
“Vi è un nome soave in tutte le
lingue, venerato fra tutte le genti.
Il primo a che suona sul labbro
del bambino con lo svegliarsi
della coscienza. L’ultimo che mormora
il giovinetto in faccia alla morte;
un nome che l’uomo maturo e il vecchio
invocano ancora, con tenerezza
di fanciulli, nelle ore solenni della vita,
anche molti anni dopo che non è più
sulla terra chi lo portava; un nome
che pare abbia in sé una virtù misteriosa
di ricondurre al bene.
Di consolare e di proteggere.
Un nome con cui si dice
quanto c’è di più dolce.
Di più forte.
Di più sacro all’anima umana.
La madre”
Il nostro cuore, oggi, va a tutte le mamme.
E, siccome sapete che parliamo di capelli, abbiamo pensato che forse vi piacerebbe far provare i prodotti Balique alle vostre, di mamme, un giorno.
Avevamo anche attivato una promozione per la Festa e molte di voi ne hanno approfittato!
Non importa l’età, ormai dovreste averlo capito. Ciò che importa è scegliere con cura i prodotti giusti per regalarle dei trattamenti mirati ed efficaci.
Per le mamme con i capelli bianchi, cosa vi consigliamo?
La nostra Maschera N°04 che è perfetta per i capelli grossi (quelli bianchi sono molto più spessi e duri).
Il N° 72 Velvety Leave-In che +è un’ottima crema setificante e districante per capelli disidratati tendenti al crespo.
Il N° 13 Hair Parfum Anti-Humidity, il nostro amato spray addolcente e protettivo che lascia i capelli morbidi e ha un profumo buonissimo.
Per quanto riguarda invece lo shampoo, l’ideale è utilizzare uno shampoo anti-giallo, sappiate che ci stiamo lavorando!
Vi vogliamo immaginare mentre condividete le vostre impressioni su Balique (che emozione!) e ci piacerebbe davvero sapere cosa ne pensano le mamme! Ce lo dite? La mamma ha sempre ragione 😊
Vi hanno coccolate per tanto, tempo, adesso tocca a voi accarezzare i loro capelli.
Siamo contenti di far parte di questo momento prezioso.
Buona Festa della Mamma!
I cambiamenti fisici sono spesso piuttosto evidenti e, per affrontarli al meglio è importante – come ha spiegato la Dottoressa Monica Artoni nel suo articolo – curare l’alimentazione, fare sport e adottare una serie di buone abitudini di vita.
Un altro aspetto che spesso coglie le donne impreparate sono gli sbalzi d’umore legati proprio a una sorta di ‘depressione ormonale’ fisiologica.
A volte capita di passare da stati di euforia e di energia a stati di tristezza e stanchezza cronica improvvisa. Non è tanto piacevole, si finisce con l’arrabbiarsi con se stesse e anche con chi ci sta accanto, perché magari non capisce fino in fondo la situazione. Ci si sente frustrate e impotenti.
Prima di tutto, sappiate che siete in buona compagnia: ben 7 donne su 10 soffrono di questi disturbi.
E ora arriviamo al nocciolo della questione.
Perché in menopausa si soffre di sbalzi di umore?
La causa principale è proprio l’oscillazione degli ormoni. Essi regolano le funzioni del nostro corpo, compresa quella nervosa. In menopausa, si abbassano i livelli di estrogeni e di androgeni e questo comporta un generale calo del tono d’umore. Non solo: spesso cala anche il desiderio sessuale e aumenta la sensazione di spossatezza.
Cosa fare per alleviare i sintomi?
Prima di tutto, bisogna curare l’alimentazione puntando su alimenti ricchi di omega 3, vitamine e magnesio.
E’ importantissimo fare un’attività fisica regolare per stimolare la produzione di endorfine, che alzano il livello dell’umore e combattere il gonfiore da menopausa
Bere molta acqua, idratarsi riduce lo stress e aumenta l’energia
Fare il pieno di Vitamina D al sole, sempre con le dovute precauzioni e protezioni.
Prendersi sempre cura di sé, senza lasciarsi andare. Pelle e capelli devono essere trattati con amore.
Infine, manifestare il vostro affetto a chi vi vuole bene e… farsi abbracciare! E’ stato dimostrato che gli abbracci di oltre 30 secondi hanno un potere terapeutico, fanno tornare il buonumore!
Una piccola nota necessaria: se il problema diventa cronico e importante, è consigliabile rivolgersi a un esperto. Secondo le indicazioni della Fondazione Veronesi, la terapia ormonale a base di estrogeni più progestinici sembra quasi dimezzare il pericolo di depressione. Non abbiate paura di cercare aiuto!
]]>Lo smart working è ormai diventato parte della nostra quotidianità. Secondo recenti indagini, infatti, anche in seguito alla pandemia, sono tantissime le persone che lavorano da casa e il trend sembra essere ormai in crescita anche per il futuro.
Proprio per questo, è di fondamentale importanza darsi delle regole e, soprattutto, creare una zona dedicata esclusivamente al proprio lavoro.
Il rischio è quello di non distinguere più l’ambiente domestico da quello lavorativo, con le conseguenze che ne derivano.
Qualche esempio? Ritrovarsi a fare call con la camicia e il pigiama sotto, lavorare dal letto o sul tavolo della cucina, ritrovarsi sommersi da carte e documenti in ogni parte della casa e anche perdere l’abitudine di prendersi cura di sé e della propria immagine.
Quando si lavora da casa con questo approccio poco sano, si finisce quasi per sentirsi ‘malati’, alienati dal mondo e risucchiati in un vortice di stress costante.
Cosa fare per trovare un equilibrio?
Prima regola: puntate la sveglia a un orario preciso e vestitevi per bene. Ok, vi concediamo anche abiti comodi, ma diciamo tassativamente no al pigiama.
Sistemate i capelli – sempre puliti e idratati, visto che esiste un ottimo shampoo per lavaggi frequenti come il nostro Shampoo – e passatevi almeno un po’ di mascara sugli occhi che vi fa subito lo sguardo vispo o un lip balm per mantenere le labbra morbide. Non dimenticate di idratare la pelle, soprattutto se prevedete di passare ore al computer.
A proposito di computer: dovreste trovare una postazione per lavorare che vi aiuti a stimolare la creatività e garantisca il vostro benessere. L’ideale è una scrivania – o un tavolo – vicino a una finestra con luce naturale per favorire il buonumore e l’attività cerebrale.
Gli esperti consigliano anche di tenere vicino alla postazione delle piante da interno. Il contatto con la natura, infatti, rilassa e trasmette vibrazioni positive.
Un altro suggerimento utile è quello di puntare anche sull’aromaterapia: utilizzate qualche goccina di olio essenziale energizzante – all’arancia, alla menta, all’eucalipto, al limone – per sentirvi cariche di energia.
Non scegliete ambienti troppo caldi, areateli spesso e selezionate con cura la vostra sedia, cercando di mantenere una postura eretta per evitare acciacchi nel lungo periodo.
Ogni 30 minuti, fate una piccola pausa per sgranchirvi le gambe e distogliere l’attenzione dal lavoro. Anche un po’ di stretching è un’ottima idea. Queste mini pause sono importanti per far riposare la mente e farla riprendere a lavorare con più sprint.
Infine, datevi un termine: cercate di non lavorare fino a sera tardi, ma a un orario prestabilito spegnete i device, mettete da parte le scartoffie e dedicatevi a voi stesse o a chi vi vuole bene.
]]>Un mondo incantato fatto di colline verdi, vecchi mulini, ristorantini romantici e dell’ottimo cibo locale. Cosa chiedere di più? Preparate la valigia, si parte per Borghetto!
Immaginate un piccolo borgo medievale dove il tempo sembra essersi fermato: un grande campanile, i mulini ad acqua che si riflettono nelle acque del fiume, un ponte che porta ai resti di un castello scaligero… E del verde, tanto verde tutt’intorno, a incorniciare un’atmosfera da favola.
Siete mai state a Borghetto su Mincio, in provincia di Verona? E’ una frazione di Valeggio sul Mincio ritenuta uno dei borghi più belli d’Italia.
L’impatto è davvero di grande effetto: un posto incantato dove soggiornare per un weekend all’insegna del relax, delle tante specialità enogastronomiche, delle gite nei dintorni alla scoperta di luoghi stupendi… Cosa aspettate a fare la valigia? 😊
Dove dormire
La Finestra sul Fiume: ragazze, una volta nella vita è da fare, mollare tutto e vivere due giorni da sogno! Bisogna prenotare con anticipo perché questo piccolo paradiso ha pochissime camere, ma ne vale davvero la pena. Si tratta di un luxury B&B che sembra immerso in un quadro di Monet (guardate le foto su Instagram!). La proprietaria, Mattea, è una persona deliziosa e organizza spesso anche pic nic ed eventi nell’immenso giardino.
Il Borghetto per pernottare nei mulini: in alcuni dei vecchi mulini sono state ricavate delle piccole suite del’400 restaurate in pietra e mattoni a vista. Ogni stanza è diversa e con un nome suggestivo: La Mansarda, Le Rocche, Il Camino, La Passeggiata… Dalle finestre, un panorama bucolico accompagnato dal suono rigenerante dell’acqua.
Dove mangiare
A Borghetto c’è un piatto che non si può non assaggiare: i mitici tortelli!
Lo Stappo: troverete i tortellini – e i bigoli, altro piatto tipico – insieme a una selezione di vini da non perdere. E poi, si può mangiare su una graziosissima terrazza che affaccia sul fiume, molto, molto romantica.
La Vecchia Bottega: il luogo perfetto se amate gli ambienti un po’ più rustici dove troverete la tipica polenta accompagnata da tante specialità, anche qui, ovviamente, tortellini di tutti i tipi e la famosa torta delle rose. C’è un menù senza glutine ed è anche un famoso pastificio.
La Chiusina: il piatto forte qui è il pesce (spaghetti alle vongole da provare!) sia di mare che di lago, ma è anche il regno dei piatti vegetariani e vegani. Le verdure non sono contorni, ma diventano giochi di consistenze e cotture e, addirittura, protagoniste assolute del menù dell’orto. Ovviamente, il menù è stagionale perché ‘ascolta’ i doni della terra!
Cosa fare nei dintorni
Un tour in bicicletta: se amate la bicicletta, c’è una lunga pista ciclabile del Mincio di 43,5 Km che collega Mantova e Peschiera, tutta asfaltata e con panorami stupendi.
Un giro a cavallo: per una cavalcata tra le colline moreniche, c’è l’agriturismo La Staffa, dove potete prenotare escursioni a cavallo con guida.
Una gita al Parco Giardino Sigurtà: un parco stupendo ed estremamente curato, un luogo di pace e tranquillità immerso nella natura, il posto ideale anche se avete dei bambini. All’interno ci sono una moltitudine di piante e fiori colorati e c’è anche un labirinto con una torretta al centro, ispirata al parco parigino di Bois de la Boulogne. D’estate potrete ammirare le dalie, la canna indica, le ninfee che galleggiano sugli specchi d’acqua, i girasoli, le ortensie e… la lista dei fiori è infinita! Da non perdere!
Una visita a Villa Sigurtà: perdetevi nelle stanze di questa meravigliosa villa di ispirazione palladiana, tutta affrescata e nel giardino secolare, fino a riposarvi all’ombra dello splendido ninfeo. La particolarità è che bisogna prenotare con anticipo perché a farvi da guida… sono i proprietari in prima persona, il Console e la Contessa! Potete anche aggiungerci una degustazione di vini locali 😊
Da portare a casa
Una scorta dei mitici tortellini di Valeggio, per i quali viene anche celebrata una festa chiamata ‘Festa del nodo d’amore’: una leggenda racconta che, nel’300, un soldato che si era accampato nei pressi di Valeggio sul Mincio con il suo esercito, si innamorò della bellissima ninfa Silvia, con cui nacque un grande amore. Braccati da chi voleva catturarli,
si rifugiarono nelle profondità del fiume Mincio, lasciando ai loro inseguitori un fazzoletto di seta dorata, che avevano simbolicamente annodato come pegno del loro amore. Da quel giorno le ragazze della zona, durante i giorni di festa, amano ricordare la storia dei due innamorati preparando i tradizionali ‘Nodi d’amore’, i buonissimi tortellini.
La torta delle rose, buonissima e ricca di burro e zucchero (ma ogni tanto ci possiamo concedere una coccola, no?) è un dolce tipico di queste zone, si scioglie in bocca…
Infine, la nostra puntuale raccomandazione: sotto il sole, i capelli vanno protetti! Per un weekend di questo tipo, l’ideale è abbondare di Sun Milk di Solemar per mantenerli belli morbidi e idratati e non dimenticare un bel cappello in paglia, perfetto anche per i vostri ricordi fotografici
]]>Sapete che massaggiarvi i piedi prima di andare a letto è una pratica che vi porta un sacco di benefici? Non è necessario essere delle esperte, basta riuscire a trovare un po’ di tempo per se stesse e seguire i nostri semplici consigli.
Massaggiando regolarmente le vostre estremità:
– Avrete nel tempo una pelle molto meno secca (sui piedi di solito lo è tanto!)
– Allevierete i dolori muscolari
– Eviterete l’insorgere di crampi durante la notte (quanto sono fastidiosi?)
– Aiuterete la circolazione
– Scaccerete i pensieri negativi e l’ansia distendendo tutto il corpo
– Favorirete il rilassamento per sprofondare beatamente nel sonno
Come vi dovete preparare?
Mettetevi comode, immergete i piedi in acqua tiepida a cui avrete aggiunto qualche goccina di olio essenziale rilassante – alla lavanda, alla camomilla, all’incenso -, tamponateli con un asciugamano morbido e massaggiateli dopo averli cosparsi con dell’olio emolliente – ottimo quello alle mandorle dolci, ad esempio – dalle dita fino alla caviglia.
A questo punto, è ora di dedicarvi al massaggio.
Fate dei cerchi circolari con entrambe le mani dal basso verso l’alto, insistendo sulla caviglia per alleviare le tensioni. Massaggiate poi la parte inferiore del piede con le nocche delle dita, esercitando una pressione non troppo leggera.
Infine, massaggiate un dito alla volta, tirandololi leggermente verso l’esterno e ripetendo più volte.
Dedicate al massaggio circa 10 minuti, 5 minuti per piede.
Questo è un momento da riservare solo a voi stesse: cercate di isolarvi, tenete le luci soffuse, una musica rilassante, inspirate un buon profumo che vi evochi immagini positive…
Noi di Balique ci spruzziamo un po’ di Anti – Humidity ogni sera sia sui capelli che sul cuscino per conciliare il sonno. Provateci anche voi, ha un piacevole effetto distensivo e rasserenante!
]]>Esplorare i Musei di tutto il mondo e le loro opere d’arte anche da casa. Come? Grazie ai tantissimi tour virtuali che sono stati studiati proprio per permettere ai visitatori di immergersi nella cultura e nella bellezza di mostre ed esposizioni attraverso computer e telefonini.
Certo, non è come esplorarli di persona passeggiando tra le opere, ma una visita virtuale può essere un ottimo inizio per scoprire nuovi artisti, nuove correnti culturali, arte antica e contemporanea e, magari, segnarsi quelli che ci sono piaciuti di più per andarci in futuro.
E poi, molto spesso tra questi tour ce ne sono parecchi gratuiti o a offerta libera per cui è anche un modo per immergersi nella cultura… senza spendere un euro!
D’altra parte, per i Musei è molto importante mantenere un contatto diretto con le persone ed ‘esserci’ anche se solo virtualmente. E’ un modo per far circolare il patrimonio culturale, per non far scordare quante meraviglie artistiche sono sparse per il mondo, anche se non si trovano sotto i nostri occhi.
Noi della redazione di Balique siamo andati ‘a caccia’ di quelli più interessanti per darvi qualche suggerimento. E poi, visitare un museo virtuale può essere lo svago perfetto mentre tenete in posa… La nostra maschera!
Ecco i nostri consigli.
Partiamo dall’Italia:
I Musei Vaticani: un’ottima occasione per non fare la solita fila interminabile e vedere con calma le incredibili opere che ospitano. Ovviamente, è d’obbligo un passaggio nella Cappella Sistina!
I Musei Reali di Torino: organizzano una serie di incontri digitali per raccontare la storia delle collezioni reali e della città. C’è anche un percorso speciale, LiveCulture dove si viene accompagnati da storici dell’arte con cui si può interagire in diretta.
Le Gallerie degli Uffizi di Firenze: se dovessimo elencarvi tutti i capolavori che ospitano non finiremmo più… Un’idea carina è quella del tour delle nuove sale degli Uffizi a 360°, con un’immensa collezione di pittura veneziana del Cinquecento (Sala del Tintoretto, Sala delle Dinastie, Saletta di Tiziano… avete l’imbarazzo della scelta!).
La Pinacoteca di Brera: ospita tante opere pittoriche famosissime. Una perla è la Sala XXIV dedicata alla cultura figurativa di Urbino con Piero della Francesca, Raffaello Sanzio e Donato Bramante. Altre due opere imperdibili sono ‘Il Cristo Morto’ del Mantegna, dipinto con una finzione prospettica tale che sembra seguirvi e l’acclamatissimo ‘Il bacio’ di Hayez.
Il Museo Egizio di Torino: dalle ‘Passeggiate del Direttore’ e la serie ‘Istantanee dalla collezione’, fino alle conferenze in streaming e ai racconti per bambini e famiglie, le opzioni sono moltissime!
E poi, siccome siamo un po’ di parte (la Ross viene dall’Emilia Romagna) vi segnaliamo una full immersion nella sua regione con dei Musei molto particolari, ovvero i Musei del Cibo della Provincia di Parma. Li trovate tutti on line ma vi indichiamo già qualche esempio per ingolosirvi:
Museo del Parmigiano Reggiano (PR): https://parmigianoreggiano.museidelcibo.it/scopri-il-museo/virtual-tour/
Museo della Pasta (PR): https://pasta.museidelcibo.it/scopri-il-museo/virtual-tour/
Museo del Vino (PR): https://vino.museidelcibo.it/scopri-il-museo/virtual-tour/
Volete uscire dai confini nazionali? Ecco alcune mete da visitare:
Il Louvre di Parigi: propone tanti tour virtuali tematici, vi basta scegliere cosa vi interessa di più. Un tète a tète con la Gioconda? Un momento di romanticismo davanti ad Amore e Psiche? Ce n’è per tutti!
Il Centre Pompidou di Parigi che, tra l’altro, rimarrà chiuso a lungo per restauro: oltre a visite virtuali, propone anche tanti podcast tutti da ascoltare.
Il Museo Nacional del Prado di Madrid: immensa la collezionepittorica,da Botticelli a Tiziano e Raffaello, il Caravaggio e il Tiepolo, fino a Rubens, Velàzquez e Goya. Le ‘Avventure Virtuali’ sono guidate da storici dell’arte, architetti, archeologi e altri super esperti.
Il Rijksmuseum di Amsterdam: pur essendo forse meno celebre rispetto ad altri musei citati, anche qui c’è tantissimo da vedere, tra cui i famosi dipinti la ‘Ronda di Notte’ di Rembrant Harmens van Rijn e la ‘Lattaia’ di Jan Vermeer.
Il Met di New York: grazie a The Met 360° Project, un progetto studiato proprio per le visite on line, questo museo incredibile è visitabile attraverso esperienze molto immersive e interattive. Potete fluttuare come foste un uccello sui chiostri del Met, vedere alcune aree in time-lapse… insomma, essere ‘presenti’ a 360°.
Pronte per immergervi nell’arte?
]]>Com’era la vita prima del Covid? Sembra pazzesco, ma a volte quasi non ce lo ricordiamo neanche più!
Quest’ultimo anno è stato davvero difficile, molte persone l’hanno passato in solitudine ma, anche chi è in famiglia, si è trovata chiusa in casa senza la possibilità di ‘vivere una vita normale’.
Ecco, è proprio questo il punto: come si affronta questa nuova normalità nell’attesa di tempi migliori?
Molti studi hanno messo in luce il cosiddetto ‘effetto limbo’ creato dal Covid, ovvero una specie di apatia che nasce dalla mancanza di stimoli esterni e dall’impossibilità di fare progetti. Pianificare un viaggio, prenotare un weekend, uscire a cena, vedere gli amici…
Ci sono venute a mancare una serie di abitudini che dettavano il ritmo della nostra vita.
Allo stesso tempo, a volte ci prende quella che viene chiamata la ‘Sindrome della Capanna’, ovvero la paura di uscire di casa, un luogo che per mesi ci ha fatto sentire al sicuro. Ci spaventano i contatti con le persone, c’è tanto timore di ammalarsi o di contagiare i propri cari, c’è la rassegnazione del non ritrovare più il mondo di prima.
Per prima cosa vi vogliamo rassicurare: questa sensazione è normale. Bisogna tenere sempre alta la guardia e rispettare tutte le regole per uscire dal tunnel.
Tuttavia, dobbiamo fare un grande lavoro su noi stesse per non cadere in meccanismi viziosi di ansia e frustrazione che possono poi portare a un abbassamento dell’umore, possono causare disturbi del sonno e anche renderci più irascibili.
Ci manca la nostra vita pre-Covid? Sì, tantissimo. E speriamo di riprendercela il prima possibile e con gli interessi, perché ce lo meritiamo!
Però, ora è tempo di adattarsi: sapete, il nostro cervello ha una grandissima capacità di adattamento, lo fa proprio per superare in automatico i problemi.
Il primo consiglio che arriva dai professionisti del mestiere – psicologi e medici – è quello di provare ad accogliere il cambiamento. Questo non significa rassegnarsi, ma evitare di immobilizzarsi a livello emotivo. Come?
Prima di tutto, ascoltando meno notizie in tv o sui social, perché a volte la sovraesposizione mediatica è controproducente! Invece di preoccuparvi, cercate di occuparvi, trovate dei compiti da fare ogni giorno, datevi dei ritmi, mangiate sano, prendetevi cura della vostra persona (e dei vostri capelli, ovviamente), cercate di coltivare i vostri hobby, concedetevi delle piccole gratificazioni, mantenetevi in contatto con le persone a cui volete bene.
Un modo utile per ‘buttare fuori le preoccupazioni’ è scriverle su un foglio e poi rileggerle respirando a fondo, cercando di capire cosa potete controllare e cosa invece dovete accettare perché va al di là del vostro controllo.
Il secondo consiglio che vi diamo è quello di annotarvi, a fine giornata, tutto ciò per cui siete grate. Sì, dovete praticare la gratitudine. Perché le cose belle non devono essere mai date per scontate. Anche ciò che vi pare normale, ma che in realtà per voi è una fortuna.
Che ne dite? Accettate la sfida di superare questa fase con più grinta?
Una piccola nota che vi sembrerà ‘di parte’, ma che pensiamo sia davvero importante. Parlando di cura della persona, molte indagini dicono che tanta gente si è un po’ lasciata andare. Ma sentirsi bene con se stessi, in forma e ben tenuti, aiuta davvero a reagire con più energia. Non trascuratevi!
Le nostre Box sono un primo passo: non contengono un prodotto, ma un vero e proprio trattamento completo che si prenderà cura di voi.
]]>Le raccolte di poesie sono le alleate perfette per una pausa relax, un bagno caldo, un tempo di posa di una maschera Balique 😊
Sono brevi e potete leggerne quante ne volete, fermandovi senza perdere il filo del discorso.
Tra le poetesse contemporanee, ce n’è una molto amata dalle donne che scrive brevi testi molto profondi.
Pensate che l’Huffington Post quando ha recensito il suo libro ‘Milk and Honey’ ha scritto: “E’ un libro che ogni donna – non ogni lettrice, proprio ogni donna – dovrebbe tenere sul proprio comodino o sul tavolino in salotto. Una poesia splendidamente onesta che narra le esperienze quotidiane e collettive dell’universo femminile contemporaneo”.
Stiamo parlando di Rupi Kaur, classe 1992, poetessa, scrittrice e illustratrice canadese di origine indiana. Nata nel Punjab, a nord dell’India, è emigrata in Canada a soli quattro anni con i genitori.
Siccome faceva fatica a parlare in inglese con gli altri bambini della scuola, iniziò a disegnare e dipingere.
La passione per le illustrazioni la accompagna ancora oggi, tanto che la sua particolarità è quella di scrivere testi molto semplici, pensati per essere facili da seguire per i lettori, abbinati a dei disegnini che mettono in evidenza le sue parole.
Ha realizzato anche mostre molto note, tra cui, ad esempio, quella dedicata ai tabù della società sul ciclo mestruale delle donne.
Dal 2014 posta molti pensieri sul suo profilo Instagram (@rupikaur_) che ha oltre 4 milioni di follower. Sono in inglese, se conoscete la lingua, vi consigliamo di andare a sbirciare.
Oggi invece quello che vogliamo consigliarvi è il suo primo libro che abbiamo già citato, ‘Milk and Honey’.
Nella classifica dei best seller del New York Times per oltre un anno, è stato tradotto in 25 lingue.
Si tratta di un’antologia il cui titolo si ispira a un vecchio poema che conteneva un verso su donne sopravvissute a periodi terribili. Il cambiamento veniva descritto come ‘liscio come il latte e denso come il miele’.
Il libro è diviso in quattro parti, ognuna con un tema diverso e illustrazioni disegnate a mano.
Di cosa parla? Di amore, dolore, abbandono, guarigione, cura di sé, rinascita: temi universali, una ‘bibbia della femminilità’, un libro per affrontare, attraverso la poesia, un viaggio nei i momenti più difficili della vita, perché “il bene è dappertutto, devi solo essere disposto a vederlo”. Sono delle poesie che fanno riflettere, che danno coraggio, consolazione, forza. Ognuna di noi può trovarci la propria chiave di lettura.
Ve ne scriviamo qui una che ci piace molto. Buona lettura!
Mi piace che le smagliature
sulle mie cosce sappiano di umano e
che noi siamo tenere eppure
rudi e selvagge da giungla
quando occorre
ecco cosa amo di noi
la nostra capacità di emozioni
la nostra impavidità verso il crollo
il medicarci le ferite con grazia
il solo fatto d’esser donna
di definirmi
donna
mi rende integra
e completa
Un vero e proprio ‘bagno’, ma non nella vostra vasca con le bolle di sapone… Di cosa stiamo parlando?
Del Forest Bathing, che letteralmente significa ‘bagno nella foresta’: una pratica anti stress che arriva dal Giappone e che ci suggerisce di entrare in contatto con la natura per ricaricarci grazie alla sua energia.
Pare proprio che trascorrere del tempo in boschi e foreste respirando a pieni polmoni sia una terapia utile contro le malattie e l’ansia quotidiana.
I Giapponesi lo fanno fin dagli anni’80: loro chiamano questa pratica ‘shinrin-yoku’ e la considerano una vera e propria medicina per corpo e anima.
Secondo tantissimi studi, infatti, stare a contatto con gli elementi naturali della terra porta numerosi benefici: abbracciare gli alberi, sedersi su un prato toccando sfiorando l’erba, inspirare odori e profumi… sono tutte azioni che coinvolgono i nostri sensi e ci rendono un tutt’uno con la natura.
Questo cosa comporta? Innanzitutto, un rilassamento profondo del corpo e della mente che allontana più facilmente stress e pensieri negativi.
Ma non solo.
Infatti, molti test dimostrano che il Forest Bathing aumenta le difese immunitarie, regolarizza la pressione arteriosa e il battito cardiaco, aiuta a tenere sotto controllo il cortisolo (l’ormone dello stress, l’avete mai fatto controllare nelle vostre analisi del sangue?) e stimola creatività ed energia grazie a una migliore ossigenazione dei tessuti.
Praticare il Forest Bathing non significa fare una scampagnata (anche quella ci piace, eh!). Significa immergersi profondamente nella natura, entrando in connessione con tutti gli elementi attraverso il respiro regolare, l’ascolto attraverso i sensi di tutto ciò che ci circonda, dalla brezza che ci accarezza il viso ai grilli che cantano fino alla sensazione tattile delle venature dei tronchi degli alberi.
A proposito di alberi: questa pratica ci invita ad abbracciarli. Gli alberi sono elementi vivi che ‘sentono’ e ‘trasmettono’ energia.
Se volete sentire davvero la differenza, provate a darvi una specie di appuntamento fisso: tre volte a settimana, dedicate almeno un’ora al Forest Bathing. Ogni minuto sarà un toccasana per il vostro benessere e il vostro umore.
Anche pelle e capelli vi ringrazieranno. Come sapete, noi ci occupiamo di capelli e lo sappiamo bene: se allontanate lo stress, la vostra chioma sarà più sana e lucente.
Unica accortezza: quando tornate dalle passeggiate, lavatela sempre per bene e nutritela a fondo per ottimizzare gli effetti della vostra pratica: Shampoo e maschera da tenere in posa.
Come vestirvi? Abbigliamento sportivo e comodo e, possibilmente, scarpe da trekking con calzine in cotone. Uno zainetto per l’acqua e via!
Potete praticarlo vicino a casa e, quando si potrà, cercare percorsi nuovi.
Noi ve ne consigliamo due:
– la bellissima Riserva Naturale Bosco Fontana di Marmirolo (MN), un tempo tenuta di caccia dei Gonzaga
– il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, che si estende si estende sul crinale appenninico tosco-romagnolo e offre veri e propri percorsi naturalistici
Buona immersione e… fateci sapere come vi sentite!
]]>Un weekend all’insegna del buon cibo e del relax in mezzo alla natura, in posticini speciali dove l’ospitalità è di casa. Pronte per il vostro pic nic?
Un weekend tra i vigneti, le colline, gli agriturismi belli ‘ruspanti’ dove gustare tutte le delizie culinarie che una terra come l’Emilia Romagna può offrire.
Un sogno? Niente affatto: nella stagione estiva ci sono tantissime proposte da cogliere al volo.
Nel nostro #YESWEEKEND stavolta vi portiamo proprio lì, nella regione da cui viene la Ross, famosa per la grande ospitalità e il gusto del ‘bon vivre’.
Sono tantissime le strutture che hanno ideato iniziative ed eventi di ogni genere, in agriturismi, in giardini bucolici, in riserve naturali o borghi antichi. Tutti all’insegna del cosiddetto ‘slow tourism’, perché rilassarsi è ‘una cosa seria’ che va presa con i giusti ritmi, magari mettendo il cellulare in borsa per un po’!
Siete pronte per segnarvi gli appuntamenti più interessanti per il vostro weekend emiliano? Ve li abbiamo riassunti in ‘pacchetti’ perché comprendono diverse aree del territorio, da Parma a Piacenza e Reggio Emilia. Potete anche ‘fare la doppietta’ perché alcuni non sono lontanissimi tra loro!
Dove andare e cosa fare per un weekend a tema pic nic
Apericnic in Val Ceno: il B&B Il Pozzo e La Macina di Bardi (PR), un antico ex mulino, organizza aperitivi e pic nic in giardino a base di prodotti tipici e vini da degustare. Se siete in zona, è d’obbligo una visita al borgo di Bardi, sulla Via Francigena, con il suo imponente castello. Così come al Castello di Compiano, con vista sul panorama del fiume Taro e dell’Appennino, dove ammirare le sale arredate dalla Marchesa Gambarotta (i saloni dedicati all’Oriente e alla musica sono splendidi!). Compiano, tra l’altro,fa parte dei Borghi più Belli d’Italia e dista solo 30 minuti dal B&B.
Aperi-Street in Vigna a Monte delle Vigne tra le colline di Ozzano Taro (PR): qui, invece, vi immergerete nella magia del tramonto sorseggiando vini d’autore tra i vigneti e assaggiando le specialità emiliane direttamente dai food truck. Un’occasione per immergersi nel Parco Fluviale del Taro e nel Parco Naturale dei Boschi di Carrega, tra 100 ettari di boschi, prati, laghi, ruscelli e vigneti. E, prima del pic nic, bisogna assolutamente fare tappa alla Rocca Sanvitale di Sala Baganza dove c’è un grande giardino settecentesco!
Agrignoccate, agribrunch, agriaperitivi e pic nic in vigna ad Albinea (RE): relax tra i filari del Podere Broletto che coltiva uva e cereali e produce Parmigiano Reggiano. Ad attendervi ci sono dei comodi plaid a cielo aperto con vista sulle colline reggiane, per una cena in cassetta classica o anche vegetariana a base di ricette della tradizione… sotto le stelle! Molto romantico
Cestini da picnic per un pranzo sui colli della Val Tidone (PC): l’Agriturismo Civardi Racemus, a Montecucco di Ziano Piacentino, di sabato organizza pic nic all’aperto tra vigneti e colline. L’agriturismo produce vini, pasta fatta a mano e salumi piacentini DOP a km zero. E, dopo la scorpacciata open air, vale la pena raggiungere la bellissima Rocca d’Olgisio, la più antica fortezza del piacentino. O magari fare una passeggiata lungo il fiume Tidone e sul Sentiero del Tidone dove potete prenotare anche delle belle visite guidate della zona.
Aperitivi e pic nic al tramonto ogni weekend d’estate a Quattro Castella (RE):nel giardino immerso nei vigneti dell’azienda agricola Venturini Baldini, un luogo raffinato tra le colline, dove la Dimona Manodori svela ampi saloni, il giardino all’italiana e la limonaia. In questa azienda si organizzano anche degustazioni guidate e visite in cantina. Il venerdì e il sabato sono dedicati all’aperitivo, la domenica alle serate a tema. Da non perdere, a Quattro Castella, le escursioni guidate nella storia di Matilde di Canossa al Castello di Bianello balcone naturale da cui scorgere le Alpi nei giorni sereni, un viaggio nel Medioevo affascinante, e nella bellissima Oasi LIPU.
Pic nic a bordo piscina tra le colline di Albinea (RE): l’agriturismo La Razza organizza golosi pic nic e aperitivi alle luci del tramonto, vicino alla splendida piscina della tenuta. Ai buongustai vengono consegnate cassette – a scelta con diversi menu – con i prodotti dell’azienda agricola bio e piatti del ristorante La Grattugia: penne alla crudaiola, Parmigiano Reggiano, salame, ciccioli, pane con farine biologiche ed altre squisitezze. L’agriturismo si trova in una zona a tutela ambientale, dove si può anche visitare il caseificio in cui si produce il Parmigiano, noleggiare e-bike per esplorare la campagna e visitare Reggio Emilia.
AperiVilla, pic nic in giardino a Scandiano (RE): una chicca è l’Osteria in Scandiano che serve direttamente le portate sul prato su piattini in ceramica, come al ristorante in un’atmosfera bucolica. A Scandiano, vale una visita la Rocca dei Boiardo. Costruita nel XII secolo, ospitò personaggi illustri come Francesco Petrarca, Giovanni Calvino e Papa Paolo III.
Pic nic e apericene in terrazza e vigna sui colli di Parma: la Cantina Oinoe Vini organizza eventi all’aperto dove potrete assaporare prodotti biologici, ceci speciali, farine macinate a pietra nel mulino tradizionale. A poca distanza c’è la Fondazione Magnani Rocca che nella Villa Magnani ospita fino al 18 luglio una mostra su Modigliani, e la collezione permanente di opere di grandi artisti come Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya e tra i contemporanei Monet, Renoir, Cézanne, De Chirico, De Pisis, Morandi, Burri e sculture di Canova e Bartolini.
Per trovare tutte le informazioni per organizzare il vostro weekend vi consigliamo di esplorare il sito di Visit Emilia dove troverete un sacco di informazioni utili.
E… amiche, non pensate che in campagna i capelli non vadano protetti, vero? Non dimenticate le Mini Box di Balique da taggare nello #YESWEEKEND, che il sole picchia anche nella natura!
]]>